Proviamo a fare chiarezza, perché di chiaro c'è stato ben poco. Partiamo dai numeri: Nico Gonzalez ha giocato in questo inizio di stagione 10 partite su 23 a disposizione, per un totale di 389 minuti in campo (praticamente circa 40 minuti di media a presenza). 4 le volte in cui è partito titolare, solo 2 quelle in cui ha giocato l'intero match. Un occhio anche ai dati di sostanza: 4 i gol realizzati, uno ogni 97 minuti. Con lui in campo, la Fiorentina ha tenuto una media di 1,80 punti a gara. Dall'altro lato 11 mancate convocazioni e 2 partite guardate interamente dalla panchina.

La sua stagione inizia a singhiozzi, con una fastidiosa tallonite che lo perseguita. Dalla società tutto tace e l'argentino salta prima la partita contro il Napoli, poi quella contro l'Udinese. Riappare tra i convocati per la Juventus, ma non entra nemmeno un minuto. Poi di nuovo out contro Riga, Bologna e Basaksehir. Dalla Fiorentina tutto tace, ancora. Uno spezzone contro l'Hellas, poi nuovamente solo  panchina contro l'Atalanta. I dubbi sulle sue condizioni crescono e le insinuazioni riguardo al Mondiale anche.

Proprio in quel momento, però, le condizioni di Nico sembrano migliorare. La doppia presenza contro gli Hearts e lo spezzone contro il Lecce lo vedono ancora un po' affaticato in campo, ma in ripresa di forma. Si arriva a Lecce, dove finalmente l'argentino completa i 90 minuti. Sembra recuperato del tutto e infatti contro l'Inter riparte nell'undici iniziale. Passano pochi minuti e arriva la smorfia di dolore. Il dolore è alla coscia sinistra. Arrivano i fischi di delusione dal Franchi, dai tifosi viola che credevano di aver ritrovato il loro miglior giocatore.

Qui il comunicato c'è e dice che gli esami non evidenziano lesioni. Nonostante questo lo stop è di 15 giorni circa, ma di fatto l'argentino non tornerà mai in campo con la Fiorentina, sempre assente dalla lista dei convocati. Nonostante qualche allenamento in gruppo, prevale la cautela in vista del Mondiale. Arrivano intanto le parole con un pizzico di polemica di Barone e Italiano che in coro affermano: "Ci sono giocatori che sono fisicamente qui ma con la testa già ai Mondiali. Si può essere infortunati anche mentalmente“. Il riferimento è chiaro: Nico sta bene, ma aspetta solo il Qatar.

Nico in Qatar ci va, tra le polemiche di parte dell'ambiente viola, deluso dalla sua lunga assenza in maglia viola. Ma i dubbi sulle sue condizioni continuano anche in ritiro con l'Albiceleste. Salta l'amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti e Scaloni avverte che ci potranno essere cambiamenti nei convocati. Ieri tutto sembra essere più o meno risolto, con l'attaccante viola che torna in campo con i compagni. Poi il nuovo dolore, sempre nello stesso punto della coscia sinistra. Un nuovo infortunio, questa volta che spezza i suoi sogni mondiali. Arriva il comunicato dell'Argentina: Nico Gonzalez non farà parte della squadra per il Mondiale. Proprio nel momento in cui ci si aspettava una risposta definitiva sulle sue condizioni. Sfortunata coincidenza? Pare di sì.

Queste le tappe dell'inizio di stagione del giocatore più importante della Fiorentina, che ha dovuto dire addio al suo sogno a pochi giorni dal realizzarlo. Si è parlato tanto, in lungo e in largo di lui, provando a capire quali fossero realmente le cause dell'assenza con la maglia viola. Tanti dubbi e tanta incertezza che hanno portato anche alle critiche. Viene da chiedersi se non vale la pena chiarire lo stato fisico dei giocatori viola passo dopo passo, giorno dopo giorno, come accade in altri club. L'incertezza aumenta i dubbi, aumenta le polemiche e questo non fa bene a nessuno. Tanto meno alla Fiorentina. E se pensiamo che le uniche informazioni arrivano a pochi giorni dal Mondiale, attraverso frasi più o meno polemiche, dal direttore generale e dall'allenatore, la situazione non migliora...

Si chiude qui l'ennesimo caso pieno di ombre targato ACF Fiorentina. L'unica certezza è che Nico Gonzalez è tornato a Firenze in anticipo, dopo aver fatto di tutto per cullare un sogno svanito all'ultimo minuto...


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