In poco meno di sette mesi la carriera – e per certi versi anche la vita – di Igor è cambiata totalmente. Un salto di qualità dirompente, che ha portato questo ragazzone brasiliano dall’Austria Vienna alla Fiorentina, via SPAL. Nativo di Bom Sucesso, il difensore classe ’98 è arrivato a Firenze nel rush finale del mercato invernale in prestito biennale con obbligo di riscatto (6.5 milioni di euro il costo totale dell’operazione). Un acquisto che ha colto in molti di sorpresa, ma su cui in realtà i dirigenti della Fiorentina lavoravano già da un mese.











Nella Viola di Beppe Iachini Igor è il primo sostituto sia di Caceres che di Dalbert: la sua duttilità infatti, gli consente di poter ricoprire più ruoli. Centro-sinistra di una difesa a tre, terzino di una linea a quattro, esterno di un centrocampo a cinque: un vero e proprio jolly insomma, di quelli che fanno le fortune di ogni allenatore. Anche se lui non ha mai nascosto di prediligere di giocare al centro della difesa: “La mia posizione preferita è quella del centrale di difesa, ma come ha detto anche il direttore mi piace giocare anche sulla fascia. Idoli? Ho tanti modelli nel calcio, direi però van Dijk e Thiago Silva”, queste le sue parole durante la conferenza stampa di presentazione a Firenze.





Il primo ad accorgersi della sua duttilità è stato LeonardoSemplici, allenatore di Igor alla SPAL, che nel 3-5-2 l’ha alternato tra il terzetto difensivo (12 partite) e i cinque di centrocampo (5). E anche Iachini lo sta dividendo tra i due ruoli: contro Juventus e Atalanta il brasiliano ha giocato nei tre di difesa, mentre contro Milan (da subentrato) e Udinese ha giocato sulla fascia sinistra al posto di Dalbert. In attesa di capire cosa succederà sulla panchina della Fiorentina e quale modulo verrà scelto, la sensazione è che Igor sarà una pedina importante in ogni caso. Perché un profilo come quello del brasiliano – ancora giovane e con ulteriori margini di crescita - non potrà che essere utile a qualsiasi allenatore e in qualsiasi modulo.







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