L'ex tecnico di Fiorentina e Lazio Delio Rossi, durante un collegamento con Radio Bruno, ha parlato del suo legame con il neo allenatore della Fiorentina Gennaro Gattuso, raccontando anche un particolare aneddoto risalente a piu di vent'anni fa. Queste le sue parole: «Ricordo che alla Salernitana avevamo un problema all’epoca. L'anno prima avevamo venduto Tedesco, e cercavamo un sostituto all'altezza. La società l’aveva venduto al Perugia e a noi serviva un centrocampista con certe caratteristiche. La società mi segnalò questo giovane  Gattuso, di ritorno dall'esperienza in Scozia con i Rangers, e che pochi giorni dopo avrebbe giocato a Cremona in un amichevole dell’Italia Under 21. Presi il treno e lo andai a vedere. Un ragazzo tarchiato, grassottello e diciannovenne. Non ero già predisposto a quello che m’avevano fatto vendendo quel giocatore, figuratevi dopo aver visto questo. Dopo 5 minuti piglia un’ammonizione. Dopo altri 4 prese un’altra ammonizione e fu espulso. Vidi solo nove minuti di lui. La società mi chiamò e chiese come fosse andato  il ragazzo e io sinceramente risposi di non aver visto niente, aveva giocato meno di dieci minuti. Nelle ore successive poi raggiunsi il suo albergo per parlarci e gli chiesi il perche avesse scelto di venire a Salerno. Sapeva che non potevo  garantirgli la titolarità e che saremmo potuti retrocedere. Lui mi disse ‘Mister io voglio giocare a pallone. E sono fidanzato con una ragazza italiana conosciuta in Scozia. Però voglio diventare calciatore nel calcio che conta: cioè in Italia. La ragazza? Se mi vuole seguire, bene: altrimenti resta in Scozia. Ma io voglio diventare calciatore’. Queste parole mi trasformarono tutto quello che pensavo di negativo in positivo. Un ragazzo con una determinazione fuori dal comune. La ragazza, poi, lo seguì e diventò sua moglie. Al posto dei tacchetti aveva i cingoli, arava il campo. Era uno di quei giocatori rarissimi, che vogliono vincere sempre, anche dopo aver vinto. Era uno di quei giocatori rarissimi, che vogliono vincere sempre, anche dopo aver vinto. Gattuso allenatore? Paradossalmente agli occhi dei giocatori ha un impatto migliore di quello che può avere Sarri, che in ogni caso ha vinto molto. Ha guadagnato sul campo tutto quello che ha, anche da allenatore, con una lunga gavetta. L'allenatore giusto sommato ai giocatori giusti dà il risultato: la differenza la fa la società. Penso che Commisso porterà in alto la Fiorentina, magari non allo scudetto, ma certo non a salvarsi nelle ultime giornate».

 


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