Di Livio: "La Fiorentina dovrà essere coraggiosa e libera di testa, non partirà battuta. Mi piacerebbe se segnasse Biraghi per regalare la gioia ai tifosi viola"

L'ex capitano della Fiorentina Angelo Di Livio è intervenuto a Radio Bruno per raccontare le sue emozioni con la maglia viola, con la quale vinse la Coppa Italia nel 2001 contro il Parma: "Ho due serate indimenticabili nella mia storia calcistica, la serata di Wembley con l’Arsenal e la serata della Coppa Italia contro il Parma. Vedere tutta quella gente abbracciarci e gioire non ha prezzo. A Firenze il calcio è passione, un amore sfrenato per la squadra e per la maglia viola. Nel 2001 il percorso l’abbiamo fatto con Terim, la finale se l'ha goduta Mancini, il merito è di entrambi. L’importanza di Antognoni a Firenze è incredibile, quando lo vidi la prima volta mi tremavano le gambe. Rui Costa è stato un compagno di squadra fantastico ma soprattutto un grande amico, aveva una classe e una eleganza mai vista. Con il pallone tra i piedi non aveva eguali, uno dei più forti con cui abbia mai giocato".
E sulla finale di stasera contro l'Inter afferma: "Stasera la Fiorentina non parte battuta, è una partita secca e tutto può succedere. I viola la devono vivere con coraggio e spensieratezza, devono giocare sciolti e liberi di testa. Mi piacerebbe facesse gol Biraghi stasera, mi auguro che sia lui a regalare la gioia ai tifosi della Fiorentina".