Editoriale di Stefano Cappellini su Repubblica e l'argomento è quello dell'attacco della Fiorentina:

"Facciamo un patto: mettiamoci d'accordo e fissiamo insieme le regole dell'ingaggio del dibattito sulla nostra amata Viola. Punto primo: basta strepiti, la squadra ha bisogno di molto sostegno e poche polemiche. Punto secondo: Italiano non si discute, si ama. Punto terzo: si può però ancora dire, senza voler mettere zizzania né fomentare insurrezioni, che vendere Vlahovic a gennaio ci ha gravemente indebolito e resta una scelta molto discutibile se valutata con un criterio che non sia il portafogli del club? Questo resta un punto fermo anche per noi tifosi viola anime pie che vogliamo comunque pensare solo al bene comune.

Abbiamo poi una carta ancora da scoprire a La Spezia: si chiama Cabral. La buona figura di Piatek in Coppa Italia è confortante ma il brasileiro potrebbe essere la vera sorpresa. Forse non vale Vlahovic, a occhio però non è Pedro".


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