Fiorentina - Verona gara della 13a Giornata di Serie A è stata diretta da Francesco Fourneau della Sezione di Roma, assistenti Del Giovane e Robilotta, Giacomelli in sala VAR. Si parte ed al secondo minuto il direttore di gara indica il dischetto, calcio di rigore per il Verona, per Fourneau, Barreca sgambetta Salcedo, in realtà avviene esattamente il contrario, dopo ben sei minuti di revisione VAR, Giacomelli invita il collega a rivedere l'azione a bordo campo, inflessibile l'arbitro romano che conferma il tiro dagli undici metri, errore grave. Al 13' Bonaventura prende il giallo per un gomito alto sull'ex Ceccherini. Al 19' penalty per la Fiorentina, contrasto in area scaligera tra Vlahovic e Gunter, il serbo cade e Fourneau indica il dischetto con quella prontezza tipica di chi vuole farsi perdonare un errore precedente. Al 27' brutta entrata di Di Marco su Venuti, Fourneau non interviene, in suo aiuto c'è il quarto ufficiale che fa fischiare fallo ed ammonire il gialloblu.

Rischia Bonaventura al 32' per una seconda manata ancora su Ceccherini, Fourneau lascia correre graziando l'ex Milan. Si passa al secondo tempo, al 51' blocco di Veloso su Amrabat, Fourneau interviene ma non ammonisce il veronese. Al 56' contrasto in fase aerea tra Vlahovic e Magnani con quest'ultimo che colpisce con un calcio il numero 9 viola, Fourneau, ormai in totale confusione non vede nulla, silenzio anche dal VAR, c'erano tutti gli estremi per la condotta violenta e susseguente cartellino rosso. Da comiche quello che avviene al 62', in seguito ad uno scontro tra due giocatori del Verona Fourneau pensa bene di assegnare un calcio di punizione a loro favore. La gara si chiude con l'ultima ammonizione a Igor che trattiene vistosamente Colley.

Partita a dir poco disastrosa quella dell'arbitro Fourneau, capace di inanellare un errore dietro l'altro, marchiano lo sbaglio sul rigore assegnato al Verona, anche perché Giacomelli dalla sala VAR fa il possibile per indirizzarlo a prendere la decisione giusta, cioè quella di revocare la massima punizione. Carente di personalità su qualsiasi intervento, non dispensa mai un colloquio, ne un sorriso, il suo modo di comunicare sono i cartellini come quelli mostrati prima a Juric e poi a Prandelli. Di sicuro non avrà nessuna indecisione l'osservatore arbitrale ad assegnargli un voto ampiamente insufficiente. Per quanto visto oggi, Fourneau appare non essere all'altezza della categoria e con limitata futuribilità.

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