C’era un tempo in cui la Fiorentina di Italiano godeva della combo iberico-argentina sulla fascia destra, mix di tecnica e velocità per lasciare soltanto le briciole agli avversari mancini. Ora, Odriozola non c’è più e Gonzalez… beh, nemmeno. La prolungata assenza del numero 22 ha spalancato le porte all’ex campione di Francia che, a quasi un anno dal suo acquisto, sta facendo vedere di che pasta è fatto.


Contro la Samp, l’asse destro di Italiano ha mandato in confusione la retroguardia di Stankovic, sballottata dalla sovrapposizione vincente di Dodô, sul tocco morbido di Ikoné, per il gol dell’1-0. Il brasiliano non ha ancora mostrato la classe che contraddistingue il panchinaro basco del Real, ma la sua rapidità è un valore aggiunto per la propensione a svariare nel campo del suo corrispettivo di fascia. D’altro canto, l’ex Shakthar appare in difficoltà quando viene puntato nell’uno contro uno, nonostante riesca spesso a recuperare terreno grazie alle sue velocissime zampe corte.





Ikoné, poi, sta sopperendo alla mancanza del giocatore più forte della rosa, con prestazioni FINALMENTE (perdonate lo sfogo) convincenti. A Genova, così come era stato a La Spezia, ha sfiorato nuovamente la rete, mancandola soltanto per quella generosità che lo confina ad un livello ancora al di sotto delle sue reali potenzialità. La timidezza, o la paura di sbagliare, di Jonathan sono apparse molto evidenti in più occasioni, ma un tornantino com’è Dodô potrebbe aiutarlo a superare questi limiti.





Intanto, Italiano può chiudere il 2022 con una certezza. La sua fascia destra non sarà efficiente come quella della passata stagione (e il rientro di Gonzalez resta un mistero). Ma quando è in giornata, l’asse franco-brasiliano rischia di diventare una spina nel fianco di tutte le difese che si trova davanti.





💬 Commenti