Nessuno, probabilmente, direbbe mai che Pietro Terracciano non è un buon portiere. Quello che semmai si poteva rimproverare al numero uno della Fiorentina era il suo essere fin troppo scolastico, bravo a parare il parabile ma poco tendente ai cosiddetti miracoli. Quelli a cui ci aveva abituato Frey, ma che anche Dragowski (con le dovute proporzioni) era in grado di fare. Oppure quelli che praticamente ogni domenica sfoggia Vicario, portiere molto vicino alla Fiorentina in estate e al momento tra i migliori del campionato.

Contro lo Spezia, invece, Terracciano ha dato delle risposte importanti sotto questo aspetto. Le quattro parate sferrate contro Gyasi e compagni sono state tutte difficilissime, in particolare quella sul colpo di testa di Nzola. Se la Fiorentina ha vinto in gran parte lo deve al proprio portiere, cosa che era successa ad Enschede ma che poi non si era più ripetuta. Considerando che la difesa viola è spesso vittima di clamorose amnesie, servirà invece che prestazioni del genere diventino abitudine per Terracciano. Intanto però possiamo goderci i tre punti di La Spezia, ed esclamare con gioia: finalmente, Pietro!


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