Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha risposto all’appello che gli è pervenuto da archistar, come Norman Foster e Santiago Calatrava, ma anche da grandi nomi dell’ingegneria e della storiografia mondiale, di cui il primo firmatario è Marco Nervi, nipote di Pier Luigi e Presidente della Pier Luigi Nervi Project Association per preservare il Franchi. Il primo cittadino di Firenze ha invitato tutti a confrontarsi sul futuro dello stadio.


Invito però che non verrà recepito dagli eredi del Nervi, progettista e costruttore dell'attuale impianto in cui gioca la Fiorentina: "Non risponderemo alla richiesta d’incontro del sindaco - ha dichiarato Marco Nervi, nipote del grande architetto, a La Repubblica - quello che avevamo da dire lo abbiamo espresso chiaramente: lo stadio Franchi è un monumento da conservare".


"Non abbiamo molto altro da aggiungere - ha proseguito Nervi - I firmatari della lettera sono persone che riconoscono il valore del Franchi e ricordano solo al sindaco il suo dovere di tutelare il patrimonio artistico. È l’articolo 9 della Costituzione. La nostra fondazione è nata solo nel 2008. Giriamo la domanda: dov’era il Comune, che ha la proprietà e la tutela dello stadio? Inoltre negli anni Novanta non si parlava di distruggere, ma vennero fatti degli interventi reversibili. Gli architetti internazionali hanno firmato perché qui si parla di distruzione. Non si possono comparare le due situazioni".

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