Lo ha ribadito anche ieri, se mai qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio: per Beppe Iachini, Federico Chiesa ha un futuro scritto "alla Dybala". Con l'argentino infatti al tecnico marchigiano pescò il jolly e riuscì a farlo sbocciare da attaccante vero, dopo un avvio di carriera da esterno del tridente. La Joya si presentò in Italia a 19 anni proprio con le caratteristiche dell'ala, fisico brevilineo, velocità, piede educato, l'ideale per agire su un lato, a sostegno di una punta centrale. La retrocessione alla prima stagione, la vittoria della B alla seconda e poi l'esplosione di nuovo in A, proprio con Iachini, da falso nueve, prima dello sbarco alla Juventus dove di fatto è rimasto attaccante. L'evoluzione di Chiesa è stata un po' più forzata e dettata dall'emergenza, per la mancanza di una prima punta di riferimento, almeno nella prima metà di questo campionato. Il calciatore viola però ha un fisico decisamente più massiccio e più adatto alla fascia, con un piede più potente che preciso ed un feeling inferiore con la porta rispetto all'argentino. Anche stasera con il Milan però, Chiesa partirà da attaccante, sperando almeno di confermare la confidenza con il gol riscoperta improvvisamente nelle ultime settimane: Iachini ci crede, alla ricerca di un'altra scommessa da vincere.


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