Nello scorso gennaio il mercato si era aperto con l'arrivo dal Lille e dalla Champions League di Jonathan Ikoné, un segnale che sembrava voler indirizzare la Fiorentina verso una grande crescita, verso grandi ambizioni e verso una rosa che potesse essere puntellata. Dopo nove mesi tale rosa è stata di fatto smontata e rimontata poco bene ma soprattutto Ikoné continua ad essere oggetto misterioso. Poco flessibile per il calcio di Italiano o poco flessibile Italiano nell'adattarlo, fatto sta che la Fiorentina ci ha speso 15 milioni per un misero gol e tante prestazioni neanche anonime, quasi dannose. E più che passa il tempo e più che il francese sembra poter peggiorare il suo rendimento, tra gol sbagliati, giocate insulse e inconsistenti, presenze invisibili e a Istanbul addirittura un rosso per doppia ammonizione che sa proprio di testa staccata dal campo.

Le riflessioni sono obbligate in casa viola perché la Fiorentina non è certo il club che può permettersi di pagare 15 milioni per una riserva o ancor peggio per un giocatore inutilizzabile.


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