"Vorrei in primis il permesso per ringraziare tutte le persone che si sono strette a noi in questo momento di profondo dolore, tutti i parenti, gli amici, i colleghi suoi ed i miei, e senza giri di parole le due società coinvolte in questo momento; Cagliari e Fiorentina, che ci sono state vicine in questo tremendo momento di lutto". Scrive così al Direttore de L'Unione Sarda Alessandro Atzori, fratello di Daniele, tragicamente deceduto a causa di un malore alla Sardegna Arena al termine della gara contro la Fiorentina, giocatasi venerdì scorso.

Atzori aggiunge: "Vorrei che la società della Fiorentina, il sindaco della città di Firenze e tutti i veri tifosi sappiano che né io, né tanto meno la mia famiglia ci sentiamo offesi dai cori contro la vita di mio fratello. Perché so bene cosa vuol dire stare in uno stadio, dove la competizione diventa palpabile anche negli spalti. Dove lo sfottò diventa protagonista tra le tifoserie, dove la passione ti porta a dire cose che nel quotidiano non si pensano minimamente. Amo Firenze, amo i fiorentini, la culla della nostra lingua e so, come anche Dany sapeva, che cori così ci sono e sempre ci saranno negli spalti, ma che sono e devono restare tali, senza assorbirli, senza offendersi... senza "ti aspetto fuori".

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