Le cessioni, gli esuberi, i prezzi alti, la pazienza: sono un po' i classici tormentoni estivi che riguardano la Fiorentina e che, rispetto alle hit musicali, tendono a ripetersi con lo stesso spartito e le stesse melodie. La strategia dell'organigramma viola è un po' la stessa delle ultime stagioni, anche se ha vissuto di un insolito sussulto con il colpo Nico Gonzalez a metà giugno: un innesto molto oneroso e che ha già aggiunto un titolare al prossimo tridente studiato da Italiano. Oggi comunque è stata una giornata di grandi visite per Pradè, che ha accolto sia Accardi, ds dell'Empoli, che l'agente Alessandro Lucci con cui in passato aveva lavorato per via di Montella e Cuadrado. Incontri speculativi ma che al momento non avvicinano alcun nome in particolare alla Fiorentina, in attesa di raccogliere qualcosa invece nelle prossime settimane.

Chi poi non si avvicinerà particolarmente sarà sicuramente il Papu Gomez, da poco al Siviglia e che lo stesso Siviglia non vorrebbe cedere, tantomeno per un prezzo scontato, avendolo pagato sui 7 milioni di euro a gennaio. L'argentino è un classe '88 e non rappresenta ormai più un target su cui la Fiorentina può e vuole permettersi di spendere cifre importanti: l'ex capitano atalantino è stato in più fasi della sua carriera sul punto di arrivare a Firenze ma la sensazione è che quel treno sia definitivamente passato.


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