I faccia a faccia di ieri tra Pradè e Accardi alla fine un effetto l'hanno prodotto ed è il nuovo prestito del polacco Zurkowski all'Empoli, club in cui milita già da un anno e mezzo e con cui ha conquistato la Serie A nella passata stagione. E' tutto fatto per il ritorno in prestito, stavolta annuale, in maglia azzurra: un'operazione che fa comodo anche alla Fiorentina, che così potrà valutarlo bene anche in massima serie. Una strada molto battuta quella tra Firenze ed Empoli ma che sembra particolarmente pendente in una direzione, in direzione della provincia dato che al momento il percorso inverso non lo faranno né Samuele Ricci,Nedim Bajrami: classe 2001 e '99, grandi protagonisti, come lo erano stati a suo tempo i vari Bennacer, Zajc e Traorè, tutti per un verso o per un altro scampati alla maglia viola.

Il mercato dei giovani può essere molto interessante ma il requisito principale, ben prima dell'età dev'essere quello della qualità: per la difesa ad esempio la Fiorentina sta cercando calciatori con questo mix, ancora non esplosi ma neanche inesperti. Da un lato c'è Andrea Cistana, classe '97, rimasto a Brescia anche per un infortunio pesante ma anche convocato in Nazionale da Mancini nella scorsa stagione. Dall'altro c'è un'ipotesi più esotica che corrisponde al nome di Kevin Danso, austriaco di origini ghanesi, dell'Augsburg ma reduce da un prestito al Dusseldorf in seconda serie. Nel suo caso parliamo di un classe '98 e di una valutazione già di un certo rispetto, di poco sotto ai 10 milioni di euro.

Un cenno ai rinnovi infine: al momento la Fiorentina ha in rosa ben 8 calciatori in scadenza al 2022 e altri 8 al 2023, tra questi c'è chi come Zekhnini (che rientra dall'ennesimo prestito), Saponara o Terracciano difficilmente farà parte del futuro viola ma anche casi più scottanti come quelli di Pezzella, Milenkovic e soprattutto Vlahovic. Ci sono giovani come Dalle Mura, Cerofolini, Ferrarini o Montiel e situazioni tutte da valutare come Benassi, Bonaventura e Callejon. Inutile sottolineare come con i due centrali e il bomber serbo, la società viola si giochi molto anche in termini di credibilità, non tanto in termini di permanenza forzata ma anche sotto il profilo delle loro eventuali cessioni. Portarli a scadenza vorrebbe dire rinunciare a decine e decine di milioni di euro, non proprio il massimo per un club che in assenza di infrastrutture all'altezza si dice impossibilitato a crescere.


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