Commisso pensa. Il presidente della Fiorentina ha sul tavolo almeno dieci profili di allenatori diversi. Italiani, stranieri, giovani, meno giovani, vincenti, non ancora vincenti. Appena arriverà a Firenze scioglierà le riserve e dirà con chi provare ad intavolare un discorso. Già, perché più si alza il livello e più le difficoltà di convincimento aumenteranno.

Barone, che in queste settimane ha lavorato soprattutto su questo, ha guardato e osservato ogni caratteristica. Statistiche, curriculum, feeling con la piazza. Perché tutti, all'interno della Fiorentina, sanno bene che questa mossa non potrà essere sbagliata. E che andrà presentata bene. Ma soprattutto difesa anche nei momenti difficili (sempre se arriveranno). “Questo è l’allenatore scelto da noi – un discorso ipotetico potrebbe essere questo – che vi piaccia o meno andremo avanti con lui, almeno tre anni”. Un discorso da fare alla piazza ma non solo. Anche al diretto interessato, anche allo spogliatoio.

A giugno in tanti se ne andranno. Non sarà una rivoluzione, ma l’idea di ridisegnare una nuova squadra. Senza gettare il bambino con l’acqua sporca, ma partendo (forse per la prima volta) da una idea tattica, da un progetto a lungo termine, da un allenatore. Cosa che, con Montella prima, con Iachini poi non è stata fatta. Basta ex, basta profili estemporanei, basta fantasie.

E il ds? Beh, paradossalmente in questo momento la cosa è meno all’ordine del giorno. Primo perché potrebbe anche rimanere Pradè. Secondo perché Pradè potrebbe anche essere affiancato. Terzo, ed è l’aspetto più importante, perché Rocco si fida ciecamente di Barone. Che, anche in ambito decisionale e tecnico, sta prendendo sempre più campo. Sperando che tutti imparino dagli errori commessi, visto che il calcio dà sempre una seconda possibilità. E sperando di avere anche un pizzico in più di fortuna. E, soprattutto, di riuscire a costruire una società forte, credibile, vincente. Non seria. Quella lo è già con persone di spessore. Ma nel calcio, talvolta, questo non basta. Ad aprile sapremo, tutto.

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