Quando si fa sport, a qualsiasi livello sia, le partite si preparano, si studiano e si lavora per arrivare al meglio all’evento. Questo processo di preparazione, per una squadra di Serie A, è enfatizzato all’ennesima potenza.

Dall’elaborazione dei programmi settimanali tra sedute di pesi, video e tattica fino all’organizzazione logistica della trasferta. Ciò che ha subito la Fiorentina in questo weekend va fuori di ogni ragionevole pensiero.

La squadra di Iachini, infatti, dopo aver preparato la gara contro l’Udinese ed aver effettuato la trasferta, con tanto di notte in albergo, si è vista rinviare la gara già a cose fatte, a sole sei ore dall’evento.

Una mancanza di rispetto perché, per prendere una decisione simile, c’è stata una intera settimana nonostante il propagarsi del virus.

Gli interessi superiori e la forte “mano” di qualcuno ha sicuramente inciso ma non si può far lavorare le squadre, specie in Serie A così, soprattutto se poi la Serie B gioca normalmente.

Le ipotesi in ballo sono diverse, qualcuna anche fantasiosa, ma organizzare così l’attività sportiva di una squadra di Serie A è veramente difficile.

Ad oggi, la Fiorentina non sa se tornare ad Udine o se giocherà in casa contro il Brescia. Nessuno pensa ai problemi?

Ovvero alberghi da fissare, viaggi da programmare, partite da visionare ma anche, più semplicemente biglietti da vendere. Perché in Toscana si giocherebbe a porte aperte e quindi ci sarebbero i tifosi.

Aspettiamo fiduciosi. Ma, a volte, a fidarsi si pecca.


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