Italiano: "A inizio stagione Jovic era più freddo, ma oggi ha avuto un grande impatto sulla gara. Gonzalez e Amrabat? C'è grande stanchezza, anche dal punto di vista mentale"

Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato al termine della sfida col Torino, sottolineando la performance di Jovic e tornando anche sulla vittoria di Basilea:
"Grandissima risposta oggi, dopo la gara di giovedì. Temevamo molto questa partita per la stanchezza, invece abbiamo rischiato pure di vincere. Potevamo far meglio sul pari, si poteva raddoppiare e forse c'era un mezzo rigore per noi. Ma sono orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo fatto un buon punto per la classifica".
Su Jovic: "Ha avuto 3/4 occasioni oggi, si è mosso bene con un buon impatto sulla gara. Ricordiamoci che ha 24 anni, non 35, è giovane e quindi con i pregi e difetti. A inizio stagione era più freddo, a Basilea avrebbe potuto segnare, ma sono contento della sua gara".
Infine sugli assenti e sulla forma della squadra: "Nico e Sofyan sono rimasti a casa perché stanchi, lo siamo tutti, anche da un punto di vista mentale. Abbiamo preferito risparmiare chi non era neanche in grado di salire sul treno. Più siamo e meglio stiamo: oggi ho fatto giocare anche chi aveva avuto meno minuti. Tutti siamo dentro e coinvolti, l'avete visto anche da come abbiamo esultato a Basilea".
"Grandissima risposta oggi, dopo la gara di giovedì. Temevamo molto questa partita per la stanchezza, invece abbiamo rischiato pure di vincere. Potevamo far meglio sul pari, si poteva raddoppiare e forse c'era un mezzo rigore per noi. Ma sono orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo fatto un buon punto per la classifica".
Su Jovic: "Ha avuto 3/4 occasioni oggi, si è mosso bene con un buon impatto sulla gara. Ricordiamoci che ha 24 anni, non 35, è giovane e quindi con i pregi e difetti. A inizio stagione era più freddo, a Basilea avrebbe potuto segnare, ma sono contento della sua gara".
Infine sugli assenti e sulla forma della squadra: "Nico e Sofyan sono rimasti a casa perché stanchi, lo siamo tutti, anche da un punto di vista mentale. Abbiamo preferito risparmiare chi non era neanche in grado di salire sul treno. Più siamo e meglio stiamo: oggi ho fatto giocare anche chi aveva avuto meno minuti. Tutti siamo dentro e coinvolti, l'avete visto anche da come abbiamo esultato a Basilea".
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