Gli inglesi, si sa, sono ormai all'avanguardia quando si parla di struttura e management calcistico. E proprio in Inghilterra la Fiorentina ha trovato la sua fonte di ispirazione, almeno per quel che riguarda il modello di centro sportivo da seguire.



Il centro in questione si chiama Enfield (da non confondere con Anfield che è ancora la casa del Liverpool). Si trova nei sobborghi di Londra e ospita da qualche anno a questa parte le squadre del Tottenham. Trenta sono gli ettari di estensione, poco di più di quello dei viola, mentre 45 milioni di sterline (52 milioni di euro circa) è stata la spesa per la realizzazione di questo gioiello. Commisso e la Fiorentina spenderanno invece 70 milioni di euro, ma in questo conto è inserito anche il costo dei terreni, mentre la cifra che abbiamo ricavato per il Tottenham fa riferimento solamente alla spesa per l'infrastruttura.



Una struttura dove vige la regola dell'integrazione. In che senso? Nel senso che all'interno non c'è solo la prima squadra, ma si allenano anche le formazioni dell'academy (settore giovanile) degli Spurs e anche le formazioni femminili. Stessa impostazione che seguirà la Fiorentina a Bagno a Ripoli.



Giusto per completare il tour di Enfield diciamo che all'interno troviamo 15 campi da calcio di cui quattro riservati alla prima squadra, quattro palestre, due piscine, due campi indoor ed una Club House modernissima. Poi alberi, vialetti e altro ancora perché questo è "un parco dove si gioca al calcio" così come viene spesso definito. Ed è una concezione, anche questa, che è stata ripresa e ripensata da Casamonti e dal club viola.


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