Quando Daniele Pradè ha deciso questa estate di ricostruire il centrocampo viola a seguito della cessione alla Roma di Jordan Veretout, oltre che al ritorno di Milan Badelj ha puntato tutto su Erick Pulgar. Dopo quattro stagioni a Bologna, per il mediano cileno era arrivato il momento di un salto di qualità, se pur in una formazione ricostruita praticamente da zero e con molte scommesse. Dopo 14 partite e 3 gol (su rigore), la sensazione è che il centrocampista classe '94 potesse dare molto di più. Un attenuante alle sue performance decisamente al di sotto delle aspettative potrebbe essere il ruolo, dato che Pulgar ha sempre giostrato da vertice basso e con Montella è stato impiegato principalmente come mezz'ala.

Con il cambio tecnico in panchina, tutti si aspettano un cambio di passo da parte del numero 87 viola. Badelj fino ad oggi è stato spesso l'ombra di se stesso e con Iachini Pulgar potrebbe riprendere il suo posto come vertice basso del centrocampo a tre. In estate è stato fatto tutto in fretta dopo l'arrivo della nuova proprietà il 6 giugno, e la sensazione è che forse Pradè, ha potuto gettarsi a capo fitto più sulle occasioni di mercato che sui calciatori richiesti dal proprio tecnico. Un acquisto, quello di Erick Pulgar, che ricorda quello di Marco Benassi, acquistato da Corvino perchè il Torino aveva deciso di cedere il calciatore nonstante le discrete prestazioni in maglia granata. Per Pulgar, c'è ancora tutto un girone di ritorno per riuscire a vincere la propria scommessa con Firenze...


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