Scusarsi non è la parola giusta, perché educazione e rispetto non sono mai mancati e perché Firenze, la Fiorentina e Stefano Pioli sono legati da tante, troppe cose che vanno anche al di là del calcio. Davide, basta un nome per racchiudere tutto.
Però, diciamoci la verità, in pochi avrebbero pensato che Pioli avrebbe fatto questa carriera, che dopo tanti anni di gavetta e di squadre con dei problemi, riuscisse a diventare un tecnico top. Al pari di Allegri, almeno in questo momento, di Sarri, di Inzaghi, dei più bravi in Italia. Quando arrivò al Milan, tutti parlarono di traghettatore. Quando lasciò la Fiorentina (nella complicata fine dell’era Della Valle), tutti pensavano che il futuro sarebbe stato migliore, nei risultati e in panchina. Non andò così, anzi il tracollo fu pesante. Un ottavo posto, con Pioli in panchina, poi le dimissioni l’anno successivo quando la squadra era al decimo posto e tutti pensavamo che fosse pochissimo. Quello che accadde dopo, lo sappiamo tutti. Ma è quello che è accaduto dopo a Pioli che ha lasciato a bocca aperta.
Quest’anno se la gioca per lo scudetto, dimostrando di avere un grande feeling anche con i campioni, con i dirigenti, con la proprietà e noi gli auguriamo di vincerlo, perché se lo meriterebbe davvero. Perché poi, come si dice nel calcio, contano le vittorie. E lui, descritto come un po’ insicuro e timido ad inizio carriera, ha trovato grazie all’esperienza e alla caparbietà la ricetta giusto per convincere e convincersi della bontà del suo lavoro. Oggi Pioli è leader e amico, tattico e istintivo. Sceglie, quasi sempre, la cosa giusta come accade agli allenatori che incidono. Ma, soprattutto, lo spogliatoio si identifica in lui, si fida, lo segue. In tutte le sue componenti. Questa è la sua più grande vittoria, quella di essere diventato credibile a tutti. Sia a chi gioca, sia a chi gioca meno.
Firenze è stato il suo trampolino di lancio verso una nuova maturità, una seconda carriera. Sabato tornerà al Franchi e si emozionerà. Come fanno le persone vere. Pensando a Davide, un calciatore, un amico, una persona perbene, il cui nome ha deciso di tatuarselo addosso per averlo sempre con sé.
Certe cose rimangono..mister Poli ha dato tanto a Firenze..ma è giusto che in campo vinca il migliore..a firenze si è vinto vedremo a Milano!
Tifolamagliaviola e’ chiaramente un gobbo come d’ altra parte sono gobbi tutti I giornalai fiorentini.
Fabio83 ma sei te o ti hanno akerato? Perche’ per la prima volta hai scritto una cosa sensata. Magari non te ne sei neanche accorto.
Pioli fu quasi obbligato a dimettersi ma si è capito poi che il problema non era lui, anzi. Grande persona a cui vogliamo bene.
Il suo valore umano non si discute sempre con noi Stefano
Magari se i DV mollavano 2/3 anni prima ci avrebbero risparmiato qualche sofferenza … Pioli fa bene al Milan dove ha ottimi giocatori. Se gl’allenatori si giudicano dai titoli vinti Allegri e Sarri stanno su un altro piano, come Conte, Ancelotti. Per mantenere il posto Pioli deve arrivare come minimo secondo in campionato, in Champions vedo il Bilan veramente male nonostante molta esperienza internazionale
Il passato è il passato, ora è un avversario e va battuto senza discussioni.
Grande Stefano persona seria come pochi , Davide ci legherà per sempre.
articolo stile strappalacrime che vira inesorabilmente sul “pisolo”
Grazie Stefano ci hai sempre messo il cuore e hai dimostrato di essere una persona di valori umani enormi….. Poi ti chiiami come me💜 Forza Viiola tanto lo so che una parte del tuo cuore è rimasta viola….. Grande