Il fisioterapista del Bayern Monaco, Gianni Bianchi, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport: "Più di una volta avrei potuto tornare in Italia, con Klose alla Lazio e Mario Gomez nella Fiorentina, ma volevo far vedere quanto sono bravi i fisioterapisti italiani e ho vinto io, dando ragione a Luca (Toni, ndr) che mi aveva voluto".

Bianchi si sofferma poi su Ribery: "Franck aveva un grosso problema al ginocchio, non riusciva né a camminare né a dormire. Era abbattuto e voleva operarsi, ma usammo la strategia conservativa: fargli cambiare idea fu un'impresa. Mi concesse tre giorni per una valutazione e gli dissi che sarebbe guarito anche senza intervento, con un percorso lungo e duro. Mi chiese una trentina di volte al giorno, per due mesi, di giurarlo su mia figlia: un calvario ma ce l'abbiamo fatta. Sapete che l'anno scorso avevo già firmato per la Fiorentina perché mi voleva Ribery? Poi un paio di inghippi e il Bayern ha fatto saltare tutto".


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