Dieci parole descrivono il 2019 della Fiorentina e dei suoi tifosi: dimissioni, salvezza, capocannoniere, liberazione, euforia, fenomeno, stadio, centro sportivo, esonero, paura.
Le dimissioni di Pioli, vigliaccamente accusato di non lavorare con professionalità dai Della Valle, hanno esaltato sotto il profilo umano, un tecnico dal bilancio deficitario. Quello scatto di dignità, per niente comune nel calcio, resterà scolpito nella sua carriera e anche nei nostri ricordi. Da dimenticare, invece, i suoi risultati sul campo.
Imprevista e per questo scioccante, la salvezza raggiunta all’ultima giornata con uno scialbo pareggio dopo cinque sconfitte consecutive. Il timbro di Montella, che sul momento fu sottovalutato (che grave errore). Un campionato assai deludente a causa anche di un attacco asfittico come raramente era accaduto in passato. Simbolo della stitichezza realizzativa, il titolo di capocannoniere viola conquistato da Benassi, un centrocampista, con sette reti. Simeone, bomber di nome ma non di fatto (nessuna nostalgia per lui), fermo a sei.
All’improvviso la “liberazione”. Protagonisti di nuovo gli americani, anche senza chewing gum e sigarette da lanciare alla folla. L’esuberanza di Rocco Commisso, cancella d’un tratto i musi lunghi dellavalliani. Firenze, tutta, viene pervasa da una ventata di euforia. Dopo anni si torna a sognare. Franck Ribery, il nuovo fenomeno (erede di Mutu) è il simbolo del rinascimento viola alle porte. Il francese è capace di parabole morbide come le pennellate di Botticelli e precise come i calcoli del Brunelleschi. Ha i modi garbati ed eleganti di chi è nato sotto la torre Eiffel e un carattere forte come l’acciaio dei panzer teutonici.
Mentre la città torna a parlare e a credere alla possibilità di avere un nuovo stadio, Commisso fast fast fast acquista i terreni a Bagno a Ripoli per il centro sportivo. Non più solo chiacchiere. I tifosi viola sono quasi increduli. Dal “fronte del campo”, però, arrivano notizie inquietanti. Ribery fa crac (come prima di lui era capitato a Gomez e Rossi), Chiesa intristito non carbura, Montella non si orienta. Un punto in sei partite e la Fiorentina è a un soffio dalla zona retrocessione. Commisso deve decretare il suo primo esonero. Via Montella e dentro Iachini, un lottatore mai dimenticato dai tifosi. Tuttavia non basta a scacciare la paura che si è nuovamente impadronita di Firenze, ancora convalescente dalla salvezza all’ultima giornata.
Ora il “meteo viola” è più imperscrutabile della sfinge. Pradè non può permettersi altri errori. Il bonus per aver condotto un mercato estivo muovendosi all’ultimo momento, con una società completamente da organizzare, è esaurito. Il prossimo a dover rispondere in prima persona a Commisso e ai tifosi sarà lui.
Larrondo, Sissoko, Diakite, Anderson, Tino Costa, Benalouane: una lista di bidoni colossali, tutti ingaggiati dall’attuale ds viola nella sua precedente esperienza, che non è ammissibile allungare. Il nuovo tecnico e i rinforzi dovranno permettere alla squadra di risalire rapidamente in una posizione di classifica tranquilla, nessuno chiede esaltante. Altrimenti c’è il rischio che l’anno di costruzione si concluda con le macerie. Le stesse dalla quali eravamo ripartiti dopo gli anni bui dei Della Valle. Come nel Gioco dell’Oca dove, se cadi sulla casella sbagliata, torni di filato al punto di partenza.
Negli ultimi anni è accaduto troppo spesso. #Questa(non)èFirenze.
Auguri di un sereno 2020 a tutti i lettori.
Non riesco a capire perché Prade non è stato ancora licenziato dopo i disastri che a fatto. Vogliamo che ne faccia ancora.
Prima in tanti ad accusare Corvino, ora Pradè. Ma perché non rileggete ciò che avete scritto a fine agosto, cioè appena 4 mesi fa contenti degli arrivi ed entusiasti delle partenze? Intanto Simeone, Veretout, Muriel, Biraghi volano con le proprie squadre….
Ardito, l’accusa della vigliaccheria ai DV arriva perché erano loro i responsabili delle nefandezze dei loro lacchè Gnigni e corvo, i 2 co-co che si sono sbarazzati in quel modo di Pioli sapendo che in quel comunicato le bugie erano più del numero di parole del comunicato stesso, capisco che eri per la dittatura dei ciabattini arricchiti, avidi e malvagi più del diavolo, ma sei tu che neghi la distruzione scientifica della Fiorentina causata dai 4 dell’Ave Plusvalenza, 2 per menefreghismo ed avidità e 2 per incapacità e “furberie” varie ( chissà quanto si è intascato corvino e forse anche Gnigni con le commissioni ed i magheggi! )
Ed ora c’è da ricostruire tutto quello che è stato distrutto negli ultimi 10 anni dellavallici, e ci vorrà tempo!
A me non va giù che ci siano ancora persone che, ingenuamente, o forse in malafede, credono alla buonafede di DDV!
E’ l’esatto contrario!
Volevo dire Montiel
Sono d’accordo sulle tue considerazioni, SFV purtroppo rimpiango Ilicic, perché non abbiamo più giocatori con quelle caratteristiche.
Potenzialmente potrebbe essere Muriel ma grazie a Montella e Bigica lo stiamo perdendo.
Per quanto riguarda Prade rimane un incompetente basta rivedere i fatti di Salah e Milinkovic Savic, solo all’inizio ha portato bravi giocatori e penso non sia stata farina del suo sacco.
Ne bastano tre anno di m….. a
Aggiungo che kalinic il primo anno a Firenze fece molto bene, proprio anche grazie agli assist di Ilicic che giocava dietro di lui libero di imbastire l’azione (poi gli anni dopo quagliò ben poco)…. kalinic era stato richiesto e voluto da Sousa, se si aspettavano le intuizioni di gotine rosse e del suo “staff” e si era bell’apposto.
Nel messaggio di prima non ho specificato che il deleterio utilizzo di Ilicic come “falso nueve” era dovuto ai gravi infortuni dei due soli attaccanti che avevamo (appunto Gomez e Pepito), non potendosi comunque considerare babacarro un’alternativa valida, cosa poi confermata…. ça va sans dire.
La storia di ora è che purtroppo si è andati a raccattare lo stesso ds di allora… Errare è umano, ma ricaderci….
SFV
SFV66 …fantastico…FV
Vorrei fare notate a Pettiser che la mia critica non era rivolta a iliciccio (termine affettuoso e non dispregiativo, se no avrei detto iliciaccio) ma di gotine rosse che imbastì una squadra con due soli attaccanti, Gomez (primo anno in Italia) e Pepito (proveniente da un grave infortunio da recuperare pienamente), con l’aggiunta del solo babacarro, un giovane della primavera che tanto prometteva quel che poi mai manteneva (finito poi in panca nel reggiano). Quindi vincenzi’, peraltro idiosincrasico alla figura del centravanti (infatti giubilò Toni che poi a Verona segnò 20 gol), per avere qualcuno in attacco dovette inventarsi Borja Valero e Ilicic “falsi nueve”, anche perché il citato babacarro era stato convocato dal Senegal per la coppa d’Africa e quando c’era aveva sempre mal di schiena (beata gioventù!). Questo perché gotine rosse, già allora, non aveva intuito che una squadra impegnata in tre competizioni (eravamo in corsa anche in Europa League) aveva bisogno di quattro attaccanti di ruolo, o almeno tre ma pronti. I giocatori come Ilicic ti fanno vincere le partite se le giocano nel loro ruolo, infatti non mi risulta che a Bergamo faccia il “falso nueve”, ma invece che rifinisca per Muriel, il Papu e Zapata, poi con il suo sinistro da fuori area segna volentieri, proprio perché non si trova in area con i difensori addosso non essendo agile a girarsi. Perciò a Firenze e’ stato male impiegato, e conseguenzialmente sottostimato e poi improvvidamente regalato all’Atalanta… ciò a causa di un DS che non aveva saputo allestire la squadra in modo tatticamente equilibrato e completo e di un allenatore che, pur essendo stato un ottimo attaccante da giocatore, non ha mai saputo combinare un reparto d’attacco da allenatore. Quindi sicuramente non rientro tra quei tifosi cui alludevi alla fine del tuo intervento, anche se, comunque,… Leggi il resto »