Terracciano: 6 Dalla sua destra, al 35', parte una fucilata che il portiere della Fiorentina a malapena riesce a vedere. Porta viola bucata e lui che raccoglie il pallone solo in fondo al sacco. Qualche uscita (e anche qualche incertezza) e un solo intervento nel suo match.

Dodô: 6 Lascia metri, non centimetri a Yesiliyurt, un atteggiamento incomprensibile. Il turco ringrazia e spara in porta quello che forse è il tiro della sua vita. Ma quando si arriva ai venti metri chi difende non può essere così passivo nel contrastare un avversario. Come diversi elementi della squadra, cresce nel secondo tempo quando comincia a proporsi sulla destra.

Milenkovic: 7 Quando sale sugli angoli è sempre un pericolo. E il suo capoccione fa cadere il gelo a Sivas, visto che spedisce il pallone laddove nessuno ci può arrivare. Vittoria e qualificazione indirizzati dal suo bel gol.

Martinez Quarta: 7 Una conclusione da lontano di poco alta, uno slalom degno del miglior Alberto Tomba, terminato però con un tuffo alla Cagnotto. Tante iniziative per lui e un'ammonizione, tanto dolorosa (gli costerà un turno di squalifica) quanto inventata dall'arbitro. Igor: 6 Poco impegnato dietro, quando entra lui la Fiorentina conquista campo e dalle sue parti non arrivano più palloni (fortunatamente).

Ranieri: 7 Il fatto strano è che spesso è più avanti di Gonzalez. Interpreta il ruolo di esterno sinistro con intraprendenza e spinta. E senza farsi uccellare dietro. La vera, lieta, sorpresa di serata.

Bonaventura: 6 Corrente alternata, qualche bella giocata e qualche errore. Castrovilli: 7 Pochissimi minuti concessigli da Italiano, ma gli sono bastati e avanzati per confezionare la vera perla della serata, un destro piazzato sul secondo palo semplicemente da applausi.

Amrabat: 6,5 Una sola palla senza senso nella sua prestazione e tante situazioni sbrogliate bene. Bianco: SV.

Mandragora: 6,5 Se c'è un comandamento da seguire in una partita del genere è quello di non cadere nei tranelli e nelle provocazioni degli avversari. Ebbene rischia e anche tantissimo di lasciare la squadra in dieci al 32' per un colpo di testa, o per meglio dire di gomito, rifilato ad un avversario. Il portiere del Sivasspor gli prende un diagonale pericolosissimo con la punta del piede in apertura di ripresa. Sembra avere conti in sospeso con chiunque, anche con la propria ombra. Poi Arslan decide di rifilargli un doppio colpo che gli costa l'espulsione.

Ikone: 6 Primo tempo di sofferenza, per lui e anche per noi che ci siamo trovati a seguire la partita. Fortunatamente si è acceso nella ripresa, producendo lo strappo dal quale è nato l'angolo del 2-1 e creando lo scompiglio con un'altra sua incursione sulla quale il portiere del Sivas rischia di fare una clamorosa frittata.

Cabral: 7 Quando tutto ti gira per il verso giusto riesci magicamente ad essere dove finisce ogni maledetto pallone vagante e a trasformare in oro qualsiasi cosa, anche la più sporca delle occasioni. La Conference è il regno di Re Artù. La paura, se c'è stata veramente in campo, la scaccia lui. Kouame: SV.

Gonzalez: 6 Una quarantina di minuti di buio, a lottare con una posizione da trovare e un campo che, oggettivamente, non sarebbe accettabile nemmeno per una partita di Eccellenza. Poi però trova il corridoio giusto per infilarsi nella retroguardia avversaria, scambiare con Bonaventura e costringere Vural ad uscire e a respingere corto sul suo tocco. Il resto è storia e la storia la scrive Cabral. La sua gara è riassumibile sostanzialmente in quella azione. Saponara: SV.

Italiano: 7 Ci ha messo un po' per trovare la quadra, ma la sua Fiorentina non ha più voglia di fermarsi ed esce dalla trasferta di Sivas con altri quattro gol all'attivo e una qualificazione ai quarti in saccoccia.

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