L'ex attaccante della Fiorentina, il brasiliano Leandro, è stato intervistato da Tuttomercatoweb. Nel corso di questo colloquio l'ex viola ha detto tra le altre cose: "Tutti e tre i miei figli possono giocare nella Fiorentina. Sono tre gemelli, Lorenzo, Filippo e Valentina. Hanno 15 anni: la bambina gioca nella nazionale americana under15, Lorenzo è un attaccante rapido dribblatore, tecnico e difficile da marcare. Ricorda Edmundo. Filippo è un laterale destro molto bravo. Sono davvero sopra la media e mi piacerebbe portarli a Firenze".

Ora Leandro si è trasferito negli Stati Uniti, in Florida, e sulla sua avventura a Firenze ricorda: "Partii forte e nelle prima otto partite se la memoria non mi inganna segnai cinque gol. La tifoseria mi voleva bene e cantava anche una canzone per me. Era qualcosa di speciale ed è indimenticabile. Non era così scontato che un brasiliano appena arrivato si ambientasse così bene. Per altri, anche giocatori già affermati, era stato più complicato. Nonostante avessi giocato così bene, però, all'improvviso Terim decise di non farmi più giocare. Non ho capito il motivo anche perché avevo segnato con continuità. Anche il presidente Vittorio Cecchi Gori si stupì del fatto che non giocassi. All'intervallo di una partita ci fu un confronto tra lui e Terim e il presidente chiese perché non venivo utilizzato. Non so cosa successe ma dopo poco tempo il tecnico decise di dimettersi".


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