Per quanto riguarda la questione stadio, l’ipotesi Campi Bisenzio resta sul tavolo ma senza un piano delle infrastrutture ci vorrebbero altri dieci anni, non proprio fast fast fast. Rimane una terza via, l’ultima carta del mazzo: l’intervento pubblico. Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport, il sindaco, dicono due persone vicine a Nardella, potrebbe chiedere al governo il finanziamento di parte dei lavori, accedendo ai fondi europei del Recovery da oltre duecento miliardi, con l'biettivo non far cadere l’apertura che la nuova legge aveva offerto. In quel caso, il Franchi verrebbe rimodernato e, forse, dato in concessione ai privati per 99 anni. La Fiorentina si limiterebbe a pagare l’affitto, per giocare in uno stadio forse con un brand esterno, ma con la consolazione di vedere finalmente i tifosi al coperto e in uno stadio, se non da sogno americani, almeno diverso da quello fatiscente di oggi. Resta un dettaglio: se il governo cade, tutto ripartirà, per l’ennesima volta, da zero.


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