Negli scorsi giorni si è parlato tanto della diatriba tra Fiorentina e Inter sul rispetto delle regole e dei tempi sul pagamento degli stipendi dei giocatori, e il club viola è tornato a rivendicare l’applicazione di queste norme economiche nella recente pubblicazione del bilancio. Per fare il quadro della situazione Fiorentinanews.com ha voluto interpellare Luigi Dell’Olio, giornalista esperto in economia calcistica per Repubblica, Private e Forbes.

Sig. Dell’Olio, come valuta la pubblicazione del bilancio attuale con i dati precisi e l’indice di liquidità da parte della Fiorentina? Il club viola ha voluto dimostrare qualcosa in particolare oppure lanciare una sfida?

“Ogni valutazione sul bilancio sarebbe un po’ approssimativa, questo per il fatto che la Fiorentina ha cambiato i criteri di calcolo. Per la prima volta, infatti, Commisso ha considerato il bilancio dall'estate a quella subito successiva, quindi dal 1 luglio al 30 giugno come fanno quasi tutte le grandi società di calcio. Ha fatto bene ad allineare però non è comparabile a questo punto con lo scorso anno visto che in quel caso i bilanci rispettavano l'anno solare. Quello che si vede chiaramente è che quando ci sono delle perdite arrivano iniezioni di capitale da parte di Comisso. La società Fiorentina sicuramente una delle più solide in assoluto in Serie A perché sta pagando pegno alla crisi Covid ma quando c'è da mettere mano al portafoglio Commisso non si è mai tirato indietro finora.

Di limiti di spesa anche sul mercato non ce ne sono perché il fair play finanziario non è mai stato abolito, ma negli ultimi due anni lui l’UEFA, proprio dopo lo scoppio della crisi, si è mostrata molto flessibile in sostanza. Stiamo parlando quando ci sono iniezioni di capitale da parte dei presidenti e quando non ci sono ritardi nei pagamenti, bensì indice di liquidità elevati. Tutte situazioni ampiamente rispettate in casa Fiorentina e da Commisso”.

Che opinione ha sulla diatriba sui bilanci tra Fiorentina e Inter? Ci sono altri elementi da mettere in evidenza e su cui fare luce?

“Sul tema indice di liquidità, legato anche appunto l'iniezione di capitale, Commisso ha voluto mettere in luce, come spesso fa anche De Laurentiis per il Napoli, il fatto che la Fiorentina ha un padrone, un titolare che ci sta dietro e mette i soldi quando serve. Secondo me questo è un qualcosa che una grande società dovrebbe potrebbe tranquillamente evitare. Forse la Fiorentina deve crescere anche sotto quel profilo, dato che non vedo perché avvertire la necessità di fare queste precisazioni. Alla fine ci sono delle regole, magari saranno state anche forzate ma non sono state violate, né da parte dell’Inter né da parte di altri club. Le grandi società sportive non devono scendere a questi livelli e fare confronti, anche perché ci sono delle regole, e chi non le rispetta paga per quello”.


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