Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex dirigente della Fiorentina Sandro Mencucci ha svelato una retroscena anche su Mohamed Salah: "Salah arrivò dal Chelsea nell’affare Cuadrado. Era uno sconosciuto ma con le idee chiare: “Non sono un pacco postale, a fine stagione deciderò io il mio futuro”. Certo che noi avevamo il diritto d’acquisto, al contratto non mancava assolutamente nulla. Ma per trasformare un accordo di prestito in un accordo a titolo definitivo serve l’ok del giocatore e lui lo negò. L’errore fu non convocarlo prima di fine stagione con la promessa di un ingaggio top e prospettive solide".


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