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N on subisci gol, ma nemmeno lo segni, quindi soddisfazione e recriminazioni vanno spesso a compensarsi nell’analisi: è il destino di uno 0-0, punteggio che a dispetto dell’apparente piattezza e dell’inevitabile anonimato lascia dietro di sé più interpretazioni, spesso molto differenti tra loro.


Se poi gli 0-0 sono tre di fila come quelli che la Fiorentina ha messo insieme dall’Empoli al Napoli passando per il Twente, e tutti insieme utili per ottenere due punti in campionato letti in maniera quasi opposta (ed è la riprova di quanto detto sopra) e la qualificazione alla fase a gironi di Conference League, allora sì che c’è da discuterci sopra. A riportarlo è il Corriere dello Sport-Stadio.

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