Tifoso della Fiorentina? Sì. Unico che avrebbe accettato di firmare un contratto fino a giugno? Anche. Traghettatore? Non proprio. Ci sono alcune definizioni che calzano a pennello per Cesare Prandelli. Altre invece che stanno profondamente strette al nuovo (vecchio) allenatore viola.

Torniamo sul concetto di traghettatore per dire che il tecnico di Orzinuovi si sente tutto...tranne questo. Il suo racconto fatto via radio del rapporto che si è venuto a creare con il club ora di proprietà di Commisso, fa capire pienamente qual è la mentalità con la quale ha accettato questa proposta. "Ai dirigenti della Fiorentina ho detto a battuta: "Tra due o tre mesi sarete voi a chiedermi di rinnovare". Sorriso in bocca e toni leggeri, ma che nascondevano una sostanza forte: Prandelli crede di poter far bene in questa sua esperienza bis a Firenze e ha tutta l'intenzione di mettere in difficoltà i vari Barone, Pradè e lo stesso Commisso, ovvero colui che è stato più dispiaciuto per l'esonero di Iachini.

Per far sì che questa sua intenzione si tramuti in realtà però l'allenatore di lavoro ne ha da fare, ma già dare una base più logica a questa squadra sarebbe un buon punto di partenza. E' inutile girare intorno alle parole, c'erano giocatori che venivano utilizzati in ruoli non consoni alle loro caratteristiche e Prandelli ha le idee chiare su come far funzionare al meglio Callejon, Amrabat, Ribery e altri ancora. Con il Benevento arriva la prima riprova sul campo per lui, il primo gradino verso un sogno chiamato riconferma.

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