Un calendario troppo complicato per ridiscutere a breve la posizione di Pioli. Ma se la Fiorentina non si risolleverà, a novembre potrebbe arrivare l'ultima spiaggia

Chi si aspettava uno scossone dopo la sconfitta, l'ennesima, contro la Roma, sarà rimasto deluso. La Fiorentina va avanti con Stefano Pioli e l'esonero del tecnico non è una strada contemplata al momento dalla società viola. Sei giornate di campionato sono troppo poche per mandare all'aria un progetto impostato su tre anni e, anche economicamente, decisamente impegnativo.
Questione rimandata
L'impressione, seguendo la logica, è dunque che Pioli abbia ancora tante possibilità per dimostrare di poter essere la giusta guida per questa squadra. Il motivo è spiegato dal calendario: Milan e Inter a San Siro, nel mezzo il Rapid Vienna in Conference e il Bologna. Chiaro che la Fiorentina dovrà provare a fare punti, vista la situazione, ma al tempo stesso sarebbero difficile esonerare un allenatore perché magari ha perso contro squadre al momento nettamente più forti o più in forma della sua.
Una partita da cerchiare sul calendario
Ecco dunque che tutto, inevitabilmente, sarà rimandato alla partita con il Lecce. Il 2 novembre la Fiorentina ospiterà la squadra salentina al Franchi e quella, davvero, potrebbe rappresentare una sliding door. La speranza è di arrivarci in una situazione risollevata ma, così non fosse, difficilmente Pioli potrebbe godere di ulteriore fiducia se non uscisse con i tre punti in tasca da una sfida del genere.