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Moise Kean

De Gea: 6 Trema quando vede arrivare Vlahovic da solo verso la sua porta al 35', traballa ma non cade nell'occasione. Capitola invece al 51' quando viene sorpreso da un tiro dalla distanza di Kostic. Nel secondo tempo va a togliere il colpo di testa di McKennie da sotto la traversa. 

Pongracic: 6 Sporca il pallone a Vlahovic al 35' ed è un intervento provvidenziale perché altrimenti il serbo non avrebbe avuto problemi ad appoggiare il pallone in rete a porta praticamente vuota. Però il suo atteggiamento sul gol di Kostic è incomprensibile. Invece di uscire forte a contrastarlo resta a metri di distanza e si gira appena l'esterno della Juve calcia il pallone. Come spesso gli accade, alterna buoni recuperi a leggerezze.  

Pablo Marì: 5 Protagonista di un episodio contestato nella primissima parte di gara. Vlahovic lo beffa con un colpo di tacco ma si attacca alla maglia del difensore viola affossandolo. Doveri assegna il rigore alla Juve, salvo essere costretto a ritornare sulla sua decisione dopo la chiamata del Var. Lasciare lo spagnolo solo in uno contro uno con Vlahovic non è coraggio, è follia allo stato puro, anche perché si fa quasi sempre prendere la posizione. Solo per un puro caso e per una serie di coincidenze astrali, la Fiorentina non ha pagato dazio per questo mismatch. 

Ranieri: 6 Spesso sotto pressione ma non va in apprensione. Viti: SV

Dodo: 5 Sembra che scenda in campo per farci un favore. Un'iniziativa che non produce molto e un cross ribattuto, poi nient'altro. Riassumere i suoi 45 minuti in campo è semplicissimo. Fortini: 6,5 Entra con un grande spirito in campo e con una buona gamba e lo fa sia a destra (dove è un altro rispetto a Dodo) che a sinistra. 

Mandragora: 7 Punizione dolce dai venti metri, traiettoria che sembra buona, ma che finisce fuori per una questione di centimetri. La sua terza rete in campionato invece è un autentico capolavoro, un sinistro dai 25 metri che si infila all'incrocio dei pali. E' un gran colpo che consente ai viola di poter incamerare un punto. 

Fagioli: 5,5 Giusto il tempo di fare due corsettine che si ritrova già ammonito. Di certo non il modo giusto di entrare in gara. Contro la sua ex squadra ci si aspettava una grande prova, ma ancora non siamo a livelli soddisfacenti. 

Sohm: 5,5 L'uomo degli strappi nelle partite contro Mainz e Genoa, decide di rimanere nell'ombra contro la Juve. Ndour: 6 Entra per dare battaglia. 

Parisi: 6,5 Positivo fin da subito e in tutt'e due le fasi, sia quando ha palla al piede che quando è chiamato a coprire. Dà tutto fino a che riesce a rimanere in campo. Kouadio: 6 Togliendo un'ingenuità in uscita, anche lui, come Fortini, porta quella freschezza che serve come il pane a questa squadra. 

Piccoli: 5,5 Tutto che fa Kean, non lo fa purtroppo l'ex attaccante del Cagliari. Pochi palloni toccati, poco movimento, poca lucidità. Gudmundsson: 5,5 Gioca esclusivamente in versione difensore, a guardia nel fortino, ma lascia solissimo davanti Kean e la Fiorentina perde così metri. 

Kean: 7,5 Spacca la traversa al 25' dopo aver fatto tutto bene. La fortuna volta le spalle alla Fiorentina e al suo bomber. Per tutto il primo tempo la partita è praticamente tra Kean e la Juventus. Ogni palla che tocca il centravanti si ha l'impressione che possa succedere qualcosa di importante. Doma anche il pallone scagliato nel sette da Mandragora. Per carità, sul gol viola i suoi meriti sono limitati ma ci sono. Commovente. 

Vanoli: 6 Sta indubbiamente creando una Fiorentina da combattimento con delle forzature però che non ci stanno proprio, tipo quella di Marì su Vlahovic della quale abbiamo già parlato. Per 25 minuti, i primi del secondo tempo, si vede una squadra a livelli mai visti in questa stagione. Indubbio però anche il calo nel finale dovuto a diversi motivi. Il problema principale resta uno ovvero che siamo alla dodicesima giornata e la Fiorentina è ancora a zero vittorie. 


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