Benedetto Ferrara: "La decisione di confermare Palladino ha spaccato Firenze in due. Non possiamo paragonare la sua Fiorentina a quella di Italiano"

Questo pomeriggio il giornalista Benedetto Ferrara, durante un collegamento con Radio Sportiva, ha avuto modo di parlare del rinnovo di Raffaele Palladino con la Fiorentina, arrivato nelle ore precedenti all’eliminazione dalla Conference League per mano del Real Betis.
“La decisione di rinnovare il contratto di Palladino adesso ha di fatto spaccato in due la tifoseria. Da una parte c’è chi è felice per la continuità: quando punti su un tecnico giovane e immaturo, ed uso questo termine per sottolineare che si trovi per la prima volta a lavorare in una società che punta a traguardi importanti, se ci credi realmente è giusto che tu lo confermi pianificando poi il futuro. A questo ci si aggiunge il fatto che Commisso è un presidente che difficilmente manda via i propri allenatori: per questo la cosa non mi ha sorpreso. Quello che mi ha sorpreso sono le tempistiche, e soprattutto quale sia il reale motivo per cui, avendo un altro anno di contratto sicuro, si azzardi una decisione del genere prima di una partita come quella di ieri. Voleva probabilmente essere un messaggio alla squadra, e in questo senso non è servito”.
“Palladino ha fatto piu punti dell'anno scorso, ma deve ancora crescere molto”
Ha anche aggiunto: “Probabilmente è anche un messaggio verso tutto l’ambiente, e questa cosa ha spaccato come ho detto l’ambiente. E’ vero che Palladino ha fatto piu punti degli anni scorsi, ma va sottolineato come al momento sarebbe fuori da qualsiasi competizione europea. E’ chiaro che bisogna misurare bene come andranno le ultime tre partite di campionato, magari alla fine la squadra viola riesce davvero a tornare in Europa. Dal punto di vista del gioco, e delle mosse tattiche, Palladino è un allenatore che deve imparare ancora molto: è vero che quest’anno ha battuto Inter e Juventus, ed altre squadre titolate, ma sono anche tanti i punti persi con le piccole. Nella partita di ieri si è notata la differenza di esperienza ed intelligenza tra Pellegrini e l’incapacità di Palladino di cambiare le cose in corsa: chi è subentrato non ha cambiato niente, probabilmente qualche scelta era rivedibile”.
“Il paragone tra Italiano e Palladino non ha senso di esistere”
Qualche parola anche sul ritorno di Vincenzo Italiano al Franchi, in occasione di Fiorentina-Bologna in programma la prossima settimana: “Il caso creato dopo il fischio finale della partita di andata mi sembra qualcosa di montato, figlio dell’adrenalina di fine partita di tutti i protagonisti: nacque una polemica che per quanto mi riguarda nel calcio non ha proprio senso. È chiaro che il calcio divide, e Italiano ancora di piu: quest’anno nonostante tutto, nel bene o nel male, di lui si è parlato molto. Italiano è un allenatore completamente diverso da Palladino. Raffaele quando parla sembra un’intelligenza artificiale, le sue parole spesso sono calme ma molto prevedibili. Vincenzo al contrario è un allenatore molto piu morale: ricordo che molte volte discuteva con i tifosi viola presenti dietro la panchina”.
"Che cosa avrebbe potuto fare Italiano con la rosa di quest'anno?
Ha poi concluso: “Detto questo sono due allenatori totalmente diversi. Uno ha una visione del calcio, a volte anche troppo cervellotica, che molto spesso però da i suoi frutti: e a Bologna ne sanno qualcosa. Dall’altra parte Palladino propone un calcio molto pragmatico ma forse troppo elementati. Per usare un paradosso bisognerebbe capire cosa avrebbe fatto Italiano con la squadra di Palladino, perche la squadra di quest’anno è nettamente piu forte rispetto alle precedenti. Quest’anno la Fiorentina ha un grande centravanti, aiutato da una squadra di giocatori di livello. Questo confronto comunque non ha senso, sono due Fiorentine talmente diverse che è impossibile farlo. Mi auguro soltanto che la sfida in programma tra 10 giorni sia una partita di calcio tra due squadre ambiziose, con la possibilità che i viola conquistino punti utili a tornare in Europa”.