Chiamato ad interpretare le parole di Commisso, in risposta al Soprintendente Pessina, il giornalista Alessandro Bocci a Radio Bruno ha parlato così: "Pessina ha fatto delle osservazioni che non gli competono, è un funzionario dello stato e faccia il suo mestiere. Mi dà la stessa impressione che dà a Commisso, cioè che non sia favorevole a niente che riguarda lo stadio. Mi sembra che sia molto critico anche sugli aggiustamenti dei suoi datori di lavoro, cioè i politici: sembra che per lui il “Franchi” sia percepito come gli Uffizi. Vivo a Campo di Marte e vorrei lì lo stadio di nuovo perché altrimenti diventerebbe come il 'Flaminio', cioè un'opera fatiscente e che farebbe il male di Firenze. Sono sorpreso che la politica fiorentina non stigmatizzi le parole di questo Pessina, che andrebbe zittito un po' più spesso. Ho l'impressione che Commisso voglia fare una battaglia tirandosi dietro la città e che quindi tenda a drammatizzare la vicenda. Conoscendo Firenze, per un po' gli andremo dietro ma non è che nell'attesa la Fiorentina non può crescere, si può cominciare a lottare per l'Europa anche senza stadio. La misura delle ambizioni si capirà alla fine di questo mercato, penso che la Fiorentina debba prendere almeno due titolari importanti, forse tre. Ma condivido il decisionismo di Commisso su Iachini, è giusto che scelga lui l'allenatore, poi se le cose non andranno bene ne risponderà lui".


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