La Fiorentina sta guarendo e qualche complimento lo possiamo fare: in primis ad Italiano. Non era facile mettere la testa fuori da una situazione del genere. Firenze, come tutte le piazze giustamente esigenti, è stata una polveriera in queste settimane. Critiche per tutti, in gran parte giuste e giustificate, dove non è stato certamente risparmiato l’allenatore.

Ecco che qui è venuto fuori il carattere di Italiano: ha cambiato qualche cosa tatticamente, ha stretto la cerchia delle scelte, ha ricompattato un gruppo che ha avuto il merito di non mollarlo nemmeno per un secondo. E poi la società, brava in questo caso a parlare meno possibile e a difendere il tecnico a più riprese. Crediamo in Italiano, questo è sempre trapelato anche dopo partite andate male, quando qualche spiffero di insoddisfazione poteva uscire. E invece niente.

E la Fiorentina da qui è ripartita. Grazie ad un calendario non impossibile (sia in campionato che in Europa), a qualche individualità cresciuta dal punto di vista fisico e morale (Ikone, Cabral, Jovic, Milenkovic), ad un pubblico che c’è sempre stato e ha sempre sostenuto in casa e in trasferta i suoi calciatori, fatto che non era scontato.

Oggi i viola devono macinare ancora tanto per uscire dalle sabbie mobili di questo inizio travagliato di stagione, ma cominciano a rivedere un po’ di luce. L’Europa c’è ancora e da febbraio si entrerà nel vivo. E poi comincerà la Coppa Italia. Il campionato, battendo la Salernitana domani (imperativo, vincere) e affrontando con poco da perdere il Milan nell’ultima dell’anno prima della lunga sosta per i mondiali, potrebbe ancora dare qualche chance ai gigliati. La Fiorentina vista a Genova è una squadra che, se libera di testa, di pressioni, può ancora dire la sua. Chiaramente, quando il livello delle avversarie si alzerà, sarà fondamentale ritrovare calciatori importanti, ai box da troppo tempo: Gonzalez e Sottil su tutti. E poi ci sarà il mercato, dove non crediamo avverranno grandi cose, ma magari un innesto di livello per Italiano arriverà.

Nel frattempo in Europa l'urna ha detto Braga, peggior avversario possibile per i Viola. Ma non si può certo aver paura dei portoghesi se si vuole pensare ed immaginare una Fiorentina che dica la sua oggi e nei prossimi anni.


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