Possiamo dirlo senza paura di essere smentiti: l'urna di Nyon, ancora una volta, è stata benevola nei confronti della Fiorentina. E non stiamo parlando solo dell'accoppiamento dei quarti di finale, che vedrà i viola sfidare i cechi del Viktoria Plzen, ma anche di tutto il resto. Per esempio, il fatto che l'andata si disputerà in Repubblica Ceca mentre la gara di ritorno, decisiva per il passaggio del turno, al Franchi (e speriamo stavolta alle 21). 

Nessuna “big” prima della finale

Ma la Fiorentina è stata fortunata anche nel sorteggio del tabellone. I viola, infatti, sono stati inseriti dallo stesso lato di Club Brugge e Paok, il che significa che in caso di semifinale affronteranno una di queste due. Evitate dunque le più quotate Aston Villa, Lille e Fenerbahce, tutte dall'altra parte del tabellone insieme all'Olympiacos

Una differenza… di colore

Un percorso quasi speculare rispetto all'anno scorso. Anche nella passata edizione della Conference League la Fiorentina giocò il ritorno dei quarti in casa (la partita thriller contro il Lech Poznan) mentre in semifinale prima ospitò il Basilea e poi andò a giocarsi la qualificazione in Svizzera. Qualora i viola dovessero passare il turno, succederà la stessa cosa: semifinale d'andata al Franchi, ritorno in Belgio o in Grecia. L'unica differenza rispetto alla stagione passata riguarderebbe l'eventuale finale: a Praga la Fiorentina era considerata “squadra di casa" e indossò quindi la maglia viola, mentre quest'anno sarebbe ospite e quindi molto probabilmente utilizzerebbe la seconda divisa bianca. 

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