​​

Il giornalista del Corriere dello Sport Italo Cucci ha parlato a Radio Toscana di alcuni temi legati alla Fiorentina: “Kokorin e Malcuit a gennaio? Per i tifosi della Fiorentina il mercato non sarà mai all’altezza. Adesso aspettiamo che Prandelli diventi sempre più sicuro dei suoi mezzi e poi mi aspetto, soprattutto in un momento particolare come questo e in una piazza come Firenze, più attaccamento ai valori sociali, oltre a quelli monetari, da parte dei calciatori. Le spese di Commisso, sia in società che nelle infrastrutture? Il nuovo stadio è sì importante, ma in questo momento non è quello che conta per determinare il rilancio di una squadra come la Fiorentina. A Commisso racconterei come Nello Baglini gestiva la Fiorentina con la quale vinse uno scudetto. Quell’anno mi feci tutte le partite assieme a lui e, standogli accanto, ho imparato il suo modo di gestire la società come una famiglia. Buttando soldi sul mercato non si risolvono i problemi se prima non c’è esperienza e un’idea precisa di cos’è il calcio in questo momento: una spesa grande con piccoli ricavi".

E poi ha aggiunto: "Torino e Fiorentina le due delusioni? Quella del Toro è una crisi pesantissima: per Cairo valgono, al contrario, le parole usate per Commisso: se l’italoamericano ci mette troppi soldi, Cairo ce ne mette troppo pochi. Però entrambe le squadre hanno avuto dei problemi di guida tecnica. Per Prandelli il mio giudizio rimane ancora sospeso, mentre per il cambio di panchina del Toro sono abbastanza ottimista: la condanna di Giampaolo l’ho già espressa qualche tempo fa e la sua esperienza al Milan mi aveva dato delle conferme. A volte ho l’impressione che i presidenti i guai se li vadano a cercare".

E infine: "Chi vince lo scudetto? Occhio, che se tutte le altre vanno a questi ritmi la Juventus può tornare prepotentemente in corsa.
Giancarlo Antognoni, 30 anni da dirigente? Giancarlo lo conosco da una vita. Ha uno spessore tale, per quello che ha fatto, che il suo ruolo è quello di consigliere: uno come lui non deve prestarsi a possibili critiche. Lui meglio di altri conosce la piazza di Firenze, calcisticamente, ma anche come città. Ed è proprio questo un punto su cui la Fiorentina dovrebbe puntare molto nei prossimi anni: avere finalmente uomini di città, che conoscano tutte le particolarità di questa piazza!”


💬 Commenti