La moglie di Dodô: "Grazie per il supporto di chi ci ha scritto. Firenze è diventata la nostra casa. La rivalità e e la rabbia sportiva devono rimanere in campo"
E' tornata a parlare attraverso i suoi social Amanda K. Ferreira, moglie di Dodô, che dopo la gara contro il Sassuolo aveva denunciato le minacce di morte ricevute da parte di alcuni soggetti attraverso i social. Ecco cosa ha scritto nell'ultima storia su Instagram.
Le sue parole
“Vorrei ringraziare pubblicamente tutti coloro che ci hanno inviato messaggi di affetto, preghiere e sostegno. Siamo pienamente consapevoli che il momento che stiamo attraversando è disastroso e caotico, e siamo abituati a ricevere critiche aspre, e va bene così, perché fa parte della vita. (Sì, NOI, perché ciò che colpisce mio marito colpisce anche me.) Ma, in nessuna circostanza tollererò l'incitamento all'odio, alla malattia e alla morte verso i miei figli. MAI”.
"Firenze è diventata casa"
“Nulla giustifica tale crudeltà, verso la mia famiglia o quella di chiunque altro. L'odio, l'indignazione e la rivalità sportiva devono rimanere all'interno del campo da calcio, perché fuori dal campo, prima di essere atleti, sono fidanzati, mariti e padri di famiglia. Ci sono molti modi per liberare l'energia, nel bene e nel male, senza diffondere odio, minacce e insulti. Grazie a tutti i tifosi della Fiorentina che ci hanno abbracciato; questi sono veri tifosi. Firenze ci ha sempre accolto ed è diventata CASA per la mia famiglia; Grazie dal profondo del mio cuore”.


