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Niccolò Fortini
Niccolò Fortini in azione. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Si evince chiaramente dalle parole di Paolo Vanoli nel post partita di Fiorentina-Dinamo Kyev che la difesa a quattro, almeno per adesso, difficilmente rappresenta la soluzione da cui ripartire. Ieri sera il tecnico viola l’ha adottata dal 65’ in poi e, al netto del livello dell’avversario, da quel momento la squadra è cresciuta tangibilmente. Contro il Verona, però, l’impressione è che si ripartire dalla difesa a tre.

Mancanza d’esterni

In primis per una questione di risorse a disposizione: Vanoli ha fatto capire che Kouame è l’unico esterno al momento, e in effetti l’assenza di Gosens e di Lamptey riduce al minimo le soluzioni per un eventuale 4-4-2 o moduli simili. Tra terzini ed esterni di centrocampo ci sono quattro slot: tre possono essere occupati da Dodo, Fortini e Parisi, l’altro necessiterebbe di un adattamento. Ieri c’era Kouame, altre idee potrebbero essere Comuzzo o Kouadio nel ruolo di terzino destro, con Dodo spostato più avanti e la coppia Parisi-Fortini sull’altra fascia.

Aspettando Gosens… e il mercato

È chiaro, ad ogni modo, che se la direzione sarà quella della difesa a quattro ci sarà bisogno al più presto di riavere a disposizione Gosens, ma anche di acquisti mirati nel mercato di gennaio. La Fiorentina non può ripresentarsi dopo la sessione invernale senza esterni in rosa, perché questa mancanza limita enormemente la possibilità di optare per soluzioni alternative. La palla passa dunque a Goretti ma, nel frattempo, urge conquistare punti. E se la difesa a quattro può aiutare, ben vengano anche esperimenti e forzature. 


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