Castrovilli da 'dieci': un cambio passo decisivo da mantenere per tutto il prosieguo della stagione

L'immagine emblema della recente vittoria contro lo Spezia conquistata dalla Fiorentina è quella rincorsa fino alla linea di fondo di Castrovilli per tener vivo il pallone da servire a Vlahovic. Un'azione che ha portato il centravanti serbo a siglare il gol per mettere sui corretti binari una gara che fino a quell'episodio aveva ben poco da dire. L’aver creduto su quel pallone e la grinta espressa da Castrovilli nel sorprendere la difesa chiusa dello Spezia è probabilmente la miglior risposta che Prandelli poteva ottenere dal giocatore che inizialmente era stato mandato in panchina. Servirà quindi ripartire da quell'episodio per rimettere al centro del progetto squadra le qualità del centrocampista, che nei giorni scorsi ha ammesso di essere stato troppo discontinuo nella prima parte di campionato.
Appare ormai chiaro che il suo ruolo ideale è dietro alle punte in modo che possa manovrare e impostare l'azione con libertà senza dover per forza ripiegare in fase difensiva. In mancanza di soluzioni alternative in attacco, con Bonaventura e Kouame infortunati, Ribery appena recuperato e Callejon fuori dagli schemi tattici, Castrovilli può rappresentare un'autentica risorsa. Più vicino gioca la porta è più fa meglio. E se saprà contribuire con un numero consistente gol e assist in questa seconda parte di stagione potrebbe ripagare della prima piuttosto anonima probabilmente meritarsi una convocazione agli Europei. La richiesta che arriva a Castrovilli a gran voce è quella di saper interpretare il ruolo da 10 onorando l'importanza di quella maglia. Per far questo non deve nascondere per lunghi tratti le qualità che ha, ma anzi metterle sempre in mostra.