A poco meno di ventiquattrore dal fischio d'inizio di Fiorentina-Venezia, in casa viola c'è ancora grande entusiasmo dopo l'impresa del Maradona di domenica scorsa. Euforia che Italiano dovrà esser bravo a trasformare in concentrazione, perchè la sua squadra non può permettersi di lasciare altri punti tra le mani dei lagunari dopo i tre già seminati nel girone d'andata. Al Penzo scese in campo una delle Fiorentine più brutte di questa stagione, sconfitta per 1 a 0 con annesse le prime polemiche di un Vlahovic ormai messo alla porta da Barone e Commisso.

Adesso invece il serbo è un lontano ricordo, e al suo posto Italiano può contare su due attaccanti profondamente diversi. Partendo da Cabral, fresco reduce di un grandissimo gol contro il Napoli, dopo le prime difficoltà iniziali, il brasiliano sembra aver trovato la condizione psicofisica migliore per potersi esprimere al meglio. Contro la squadra di Zanetti cerca continuità dopo le due gare da titolare contro Empoli e appunto Napoli, ma inevitabilmente il pensiero della gara di Coppa contro la Juventus potrebbe indurre il tecnico siciliano a fargli tirare un attimo il fiato.

A beneficiarne potrebbe essere proprio Piatek, ai box dopo l'infortunio patito con la sua Nazionale, l'ex Hertha Berlino è a piena disposizione del mister, e in una gara dove presumibilmente la Fiorentina costringerà il Venezia nella propria metà campo, il polacco sembra forse più indicato a partire dal 1'. L'area di rigore è il suo regno, e come ha già dimostrato gli basta un pallone buono per gonfiare la rete avversaria.

Cabral-Piatek, un dualismo che inizialmente poteva sembrare un problema per la Viola ma che Italiano ha saputo trasformare in un'arma in più a sua disposizione. Due attaccanti che non stanno facendo rimpiangere Vlahovic, due bomber con caratteristiche diverse accomunati da un obiettivo comune: portare la Fiorentina in Europa attraverso i propri gol.

 


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