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Vanoli Gudmundsson De Gea
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Partiamo da un dettaglio: questo articolo non contiene notizie. Il che non dovrebbe essere propriamente un dettaglio, in quanto articolo. Lo ascriviamo dunque alla lista delle riflessioni e degli sfoghi. 

La misura è colma

C'è da capire quanto ancora serve aspettare per vedere smettere di strabordare il vaso della pazienza dei tifosi della Fiorentina. Nel mentre siamo in attesa, una cosa deve essere ben chiara: vergogna. Tutti. In Svizzera contro il Losanna l'ennesima prestazione indegna, senza lotta e senz'anima di una squadra indegna, senza lotta e senz'anima.

Scherzati anche dal Losanna 

Lasciarsi scherzare così anche dai semi professionisti del Losanna è troppo per tutto, pure per cercare alibi nell'avvicinarsi all'ennesima finale per la salvezza che arriverà domenica contro l'Udinese. Della Conference League ne avremmo fatto anche a meno praticamente tutti in questo periodo, ma se deve andare così tanto vale prendere la multa e perdere a tavolino. 

Vergogna 

Questa squadra sta infangando la storia di un club, di una tifoseria e di una città intera. Sta calpestando quasi 100 anni di calcio a Firenze. E se in questo centenario la Fiorentina non ha vinto molto, la storia viola l'hanno scritta i giocatori che hanno indossato questa maglia, i suoi tifosi e il rapporto indissolubile tra una squadra di calcio e una città. 

Ma quali professionisti?

Dicono che il calcio è solo un gioco. A questi livelli non lo è. Così come i giocatori in questo momento non sono dei professionisti. Se lo fossero, probabilmente, sarebbe bastata la squadra delle riserve per battere quasi tutte le squadre affrontate in Conference, anche senza essere migliori amici. E invece sono riusciti nella titanica impresa di classificarsi 15esimi alle spalle di compagini impronunciabili. 

C'è un noi e un loro

L'ennesima incresciosa passerella sotto il settore ospiti di Losanna è stata simbolica. Se alle loro spalle c'è ancora chi canta e macina kilometri ogni partita, è solo grazie a un amore incondizionato per la maglia che non passerà mai. Ma un noi, a Firenze, non c'è più. E lo hanno voluto loro. I tifosi viola continuano a sperare che tutto questo finisca presto, non resta molto altro. Loro si vergognino, se ci riescono.  

 


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