Daniele Pradé, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa di vari argomenti centrali di casa viola. Di seguito le sue parole. 

‘Gonzalez incedibile al 99% ma…’

“Per le società di prima fascia rispettare il fair play finanziario è semplice, per noi meno. Alzare l’asticella non è facile. Davanti hai carrarmati, ma noi siamo solidi. In Italia sta cambiando qualcosa e questo ci fa piacere. Pensando che ci siano squadre competitive come Atalanta, Bologna, Fiorentina… E’ bello. Abbiamo solo sfiorato le imprese, adesso vanno portate in fondo. Dobbiamo essere ambiziosi.  Al 99% Gonzalez è incedibile, ma nel calcio mai dire mai. Questa situazione come quella del 2012? Esagerato. Lì ci salvammo alla penultima giornata. Qui abbiamo basi solide. Bisogna capire tra i calciatori che abbiamo individuato quelli che saranno adatti per Palladino. Il suo gioco è aggressivo e offensivo, l’abbiamo scelto per questo. Il salary cap sarà molto stringente". 

‘Da Gudmundsson a Zaccagni, vi racconto com’è andata'

"Ripeto, per una società come la nostra è bello. Siamo la prima squadra italiana per bilancio. Questo non porta alle vittorie o è una giustificazione, ma è un fatto. Un nuovo titolo per questa fase? Ambizione. E stare attenti a non sbagliare. Vogliamo seguire le indicazioni di Palladino, facilissimo. Adesso abbiamo un’identità, cosa che non avevamo quando è arrivato Italiano. Gudmundsson? C’era quasi l’accordo, poi non è arrivato. Il resto, a gennaio, comprare per comprare non vale il gioco. Ringrazio Faraoni e Belotti che hanno dimostrato di essere uomini. Abbiamo fatto altre trattative che volevamo chiudere. Gudmundsson e Zaccagni. Questi i due nomi che ci piacevano. Ma sull’ultimo era impossibile fare una trattativa".

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