L'attaccante Mateo Retegui
L'attaccante Mateo Retegui

Dopo la doppietta nell'ultima amichevole con la maglia della Nazionale Italiana, il centravanti del Genoa Mateo Retegui quest'oggi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dell Sera. Tra i temi trattati, oltre al rapporto con il commissario tecnico, ha voluto prendere le distanze dal paragone con Gabriel Omar Batistuta. Questo un estratto:

"Il mister ci ha spiegato che nessuno ha il posto assicurato ed è giusto così. So che, se voglio tornare in azzurro la prossima estate, devo chiudere bene la stagione con il Genoa. Ringrazio Spalletti per i complimenti nel post-partita e per l'opportunità che mi ha dato, faro l'impossibile per non deluderlo. Sono contento di avergli mostrato il mio valore. Voglio fare le cose per bene anche perché la Nazionale è un obiettivo e un orgoglio. L'ho scelta e intendo giocarci il più possibile. Due gol però non bastano, so che non devo fermarmi”. 

“Per sempre grato a Mancini”

Ha poi speso qualche parola anche per l’ex commissario tecnico, Roberto Mancini: ”Sono grato a Mancini che mi ha voluto in azzurro e anche a Spalletti, che mi ha confermato. Con lui ho un rapporto buono, diretto, sento la sua fiducia e così è più facile".

“Retegui come Batistuta? Devo lavorare tanto e mantenere i piedi per terra”

Ha poi risposto sul’azzardato paragone tra lui e Batistuta: "Non ci penso, Bati è stato un grande campione, uno degli attaccanti più forti del mondo e anche in Italia ha fatto benissimo prima con la Fiorentina e poi vincendo uno Scudetto con la Roma. Io sono appena arrivato e voglio pensare a crescere senza grilli per la testa, badando al sodo. So che devo lavorare duro e mantenere i piedi per terra. Solo così potrò migliorare, giorno per giorno. La strada è ancora lunga".

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