Rischio rinvio per le partite a porte chiuse: le motivazioni. La Fiorentina però nel frattempo...

Porte ancora chiuse, ma anche l’ipotesi di un rinvio di metà delle giornata calcistica. Come scrive Gazzetta.it, al termine di una giornata convulsa e piena di sussurri su un nuovo ribaltone, la Serie A rimane ancora ferma alla decisione di giovedì sera: cinque partite nel deserto, compresa la sfida scudetto fra Juventus e Inter, che dovrebbe svolgersi regolarmente ma senza pubblico, domani alle 20,45. In ogni caso, non ci sarà diretta tv in chiaro. Con Juve-Inter si giocherebbero, il condizionale è ancora d’obbligo, a porte chiuse anche Udinese-Fiorentina, pure se il governatore friulano Massimiliano Fedriga continua a chiedere il rinvio, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo Brescia. Per tutta la giornata si era lavorato ad un altro scenario, che è ancora in piedi perché la Lega di A continua a tenersi una porta aperta. Ma di che cosa è fatto il piano B, anzi A, perché a un certo punto è diventata la prima scelta? Rinviare tutte le partite “chiuse” per evitare di dare l’idea di un Paese costretto a violentare il suo spettacolo sportivo preferito con un’atmosfera innaturale.
Secondo quanto raccolto da Fiorentinanews.com però, la Fiorentina nel frattempo non crede che possa esserci la possibilità che rinviino il match di Udine. Nessuna comunicazione in questo senso è arrivata al club viola, che si sta preparando come ogni normale giornata di campionato.