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Il momento di forma superlativo del centrocampista Rolando Mandragora sta sempre più divenendo un fattore essenziale per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Non soltanto assist e gol importanti da parte del giocatore viola, ma una tecnica e una qualità che lo stanno rendendo una pedina ormai insostituibile nello scacchiere tattico della squadra. Anche contro il Betis Siviglia è stato decisivo con il lancio illuminante per l’assist di Gosens sul gol di Ranieri, e ha cercato di rendersi pericoloso in area. Sempre più decisivo e leader, in poche parole.

Mandragora e un ruolo sempre più fondamentale

E adesso il suo contributo sarà ancora più importante che mai per questo caldo finale stagione, dato che oggi all’Olimpico contro la Roma non ci sarà Cataldi. E, a prescindere da chi sostituirà il classe ‘94, dovrà essere, stavolta più che mai Mandragora, a dettare tempi di gioco, recuperare palloni e impostare la manovra, andando a compensare l’assenza forzata di un giocatore che si è dimostrato un fine regista nel centrocampo a tre.

Duttilità e concentrazione per una gara importantissima

Ed ecco che così diventa fondamentale la duttilità di Mandragora, che nelle sue corde ha le caratteristiche necessarie per fare da metronomo senza far mancare il suo apporto sia in fase di costruzione che in quella offensiva. Dopotutto, per una Fiorentina che si appresta ad affrontare una diretta concorrente per l’Europa come la Roma serve servirà un’attenzione ai dettagli che a volte è mancata. Aumentano quindi le responsabilità di Mandragora a centrocampo, che dovrà sapersi imporre anche all’’Olimpico’. 

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