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In un'intervista al Corriere Fiorentino si è raccontata Benedetta Orsi, nuovo difensore della Fiorentina Femminile, classe 2000. 

Quel dolore alla spalla e l'addio al tennis

“Da piccola ero appassionata di molti sport, ma il tennis è stato il primo a entrare nel mio cuore. Volevo diventare una grande tennista (Nadal era il mio idolo: mancino, carismatico e con stile di gioco), poi ho dovuto smettere dopo essere stata operata a una spalla per la rimozione di un tumore benigno. Avevo un forte dolore alla spalla e di conseguenza al braccio. Inizialmente parlavano di una botta, poi lo correlavano ai troppi allenamenti a tennis. Feci una risonanza, non riuscirono a capire cosa fosse quella macchia nera, ma continuavano con la teoria del “hai preso una botta”. Mia mamma non era convinta e mi portò a Bologna dove erano specializzati in tumori infantili, me lo diagnosticarono subito e mi operarono d’urgenza”. 

E la Fiorentina…

“Così dovetti smettere con il tennis per l’incapacità di riprendere il completo movimento della spalla e mi dispiacque. Il calcio è stato il mio piano B. La Fiorentina? Avevo paura di sentire la mancanza della vita di prima. Andar via dalla mia città era un salto nel vuoto. In realtà, a Firenze mi sono sentita subito a casa, non ho faticato a integrarmi con le mie compagne. Sono una calciatrice atipica. Il calcio lo vivo solo come un lavoro, forse perché è subentrato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno. Non tifo alcuna squadra e in tv seguo solo il femminile, la Nazionale e qualche match di Champions. Però sogno di giocarla, la Champions”. 


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