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Questo pomeriggio l'ex dirigente della Fiorentina, attualmente al Lecce, Sandro Mencucci a pochi giorni dalla sfida di domenica ha potuto commentare la situazione attuale della squadra di Stefano Pioli. Questo un estratto delle sue parole a Radio Bruno.

“Pensando alla partita di domenica mi viene in mente un film ‘Salvate il soldato Ryan’. Normalmente a situazioni normali il soldato Ryan dovrebbe essere il Lecce, noi poverini dobbiamo lottare ogni anno per la salvezza, e vedere il caro Pradè che domenica sarà per la Fiorentina un partita da vita o morte contro di noi mi vengono i brividi. Io vorrei che vincesse il Lecce, ma ovviamente amo la Fiorentina. Non solo la amo, ma sono stato in ottimi rapporti con il suo allenatore. Quindi da un lato tifo Lecce e vorrei che strappassimo almeno un punto, dall'altro farei un dispetto anche ad un amico: che sia io, con la mia squadra, a mandare via l'allenatore mi dispiacerebbe molto. Per questo (Ride ndr) credo che non verrò alla partita, cosi almeno soffro in silenzio a casa".

“Nessuno riesce a capire cosa non vada in questa Fiorentina”

Ha anche aggiunto: “Tornando seri. Sono molto dispiaciuto dalla situazione che sta vivendo la Fiorentina. Vedendola da fuori però, in maniera un po' piu distaccata, non si riesce a capire cosa stia succedendo, ed ovunque vado tutti me lo chiedono. Stiamo parlando di una delle squadre con la proprietà piu forte, che non fa mancare niente ai suoi tesserati. C'è una squadra che, nonostante tutto, è di grandissimo rispetto: ha in rosa il miglior attaccante italiano, contornato da giocatori di livello. In panchina c'è un allenatore di grande esperienza che conosce già la piazza e sa quali sono i pro e i contro di noi maledetti toscani. Non capisco cosa porti la squadra a non girare, c'è qualcosa che non quadra e temo che anche in società non sia stato capito”.

“Non credo che le maggiori responsabilità siano di Pradè e Ferrari”

E' stato anche interrogato su come si possano gestire situazioni del genere: “Ho visto che sono stati presi di mira anche i dirigenti viola, ai quali a mio parere non credo possa essere addossata nessuna colpa, o comunque non troppe responsabilità di quelle che hanno. Non credo che il responsabile siano Pradè o Ferrari con i quali ho ottimi rapporti. Si vede dalla campagna acquisti che è stata fatta che le intenzioni erano buone, non si stratta di vuoti a perdere se si parla degli arrivi estivi: son tutti dei bravi giocatori. E' tutto molto inspiegabile. Mi immagino che sarà il Lecce a far ripartire la Fiorentina, perchè sulla carta i valori sono chiari: siamo nettamente svantaggiati”.

“I numeri del Lecce parlano chiaro. In più siamo una società che punta davvero sui giovani”

Ha parlato anche del Lecce: “Io oltre ad un uomo di calcio sono anche un uomo di numeri. Noi a Lecce abbiamo un monte ingaggi di 20 milioni. Se li paragono a quelli della Fiorentina mi vengono i brividi. Siamo una società che i giovani li fa giocare davvero, non ci riempiamo soltanto la bocca. Non solo, se c'è poi un rigore importante glielo facciamo tirare: e quanto è successo a Camarda ne è l'esempio. Abbiamo perso la partita e tutti siamo scontenti, ma sicuramente nel percorso di crescita di questo ragazzo straordinario il pianto dell'altro giorno dopo il rigore sbagliato lo aiuterà a crescere. Noi facciamo queste scelte qui”

“Pioli è l'unica soluzione”

Ha poi concluso: "Tornando alla Fiorentina, come è possibile che giocatori di quel livello possano fare cosi male. Immaginatevi però oggi come sarebbe stato se contro il Bologna Dodo avesse fatto gol, adesso avremmo detto tutt'altro: dopo essere andata sotto di due gol, una Fiorentina con i contro coglioni è riuscita a ribaltare il risultato e a vincere la partita. Alcuni episodi hanno di fatto influenzato gli ultimi risultati dei viola, non credo sia tutto da buttare. La stessa gestione di Pioli non mi dispiace, anche io aspetterei considerando il profilo di allenatore che abbiamo davanti. Sono sicuro che la squadra tornerà a girare


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