Per Pioli è già il momento delle scelte. Due prestazioni al limite della noia e di una pochezza tecnica inammissibile

Per Pioli è già arrivato il momento delle scelte. Quattro partite possono bastare per capire che qualche giocatore, ancora, è davvero indietro come rendimento e come condizione fisica. Solo Dodô spinge, inventa, dribbla. Il resto...
Poco gioco
Nessuna traccia di gioco significativa, nessuna voglia di vincerla in un finale dove tanti calciatori della Fiorentina sembravano più impauriti che affamati. Ed è proprio su questo che Pioli dovrà lavorare, in questa sosta che arriva al momento giusto per capire subito cosa non va.
Prestazioni al limite della noia
Due punti contro Cagliari e Torino non possono bastare. Ma soprattutto non possono bastare queste prestazioni al limite della noia e di una pochezza tecnica inammissibile. Chissà cosa si sarebbe detto se sulla panchina viola ci fosse stato ancora Palladino. Neppure il tridente, neppure una viola super offensiva è riuscita a cambiare il trend di un inizio di stagione davvero in salita.
Pioli avrà molto da fare e da dire in queste due settimane. Soprattutto con calciatori come Fagioli e Gudmundsson (quando tornerà dalla propria nazionale), che continuano a deludere anche nell’atteggiamento. A questa Fiorentina manca un'identità, che dovrà arrivare velocemente. Il tempo c'è, la stagione è appena cominciata. Ma se il mercato, a detta di tutti, è stato molto buono, allora è lecito attendersi tanto di più.
Problemi a centrocampo
Forse servirà Nicolussi Caviglia lì in mezzo, perché sembrano proprio essere a centrocampo i problemi principali. Mancano gioco, velocità e idee. Dopo la sosta ci saranno poche scuse, questi quattordici giorni dovranno servire per forza ad amalgamare una squadra nuova, con tanti interpreti diversi. Nessun dramma, ma soltanto il desiderio di accorciare i tempi e di rimettere a posto le cose velocemente.
La Fiorentina è un cantiere ancora aperto, le gambe sembrano pesanti, l’azione non la fa partire nessuno. Ci sono soluzioni, alternative. Ci penserà Pioli, ripetiamo: la scelta più giusta possibile per la panchina viola. Siamo sicuri che troverà le soluzioni migliori. Anche il sistema di gioco potrà, in parte, essere rivisto.