Alberto Aquilani, tecnico della Fiorentina Primavera, ha parlato così a Cronache di Spogliatoio: "Quando ero calciatore guardavo tanto calcio, ma avevo un occhio diverso. Non c’è un campionato che ti dà di più rispetto a un altro, così come non c’è categoria. Può essere bella una cosa che trovi in Serie B e Serie C. Il calcio va seguito per la sua evoluzione, magari ogni tanto salta fuori una squadra nuova. Tra me e Italiano c’è grossa stima reciproca. Tra la Primavera e la Serie A ci sono minimo 5 categorie di differenza. Magari ti proietta a un campionato inferiore, ma non alla serie A. La seconda squadra ti avvicina molto di più alla massima serie. Io quando mi allenavo all’estero con le seconde squadre erano partite vere".

Poi ha proseguito: "Tutti parliamo che bisogna cambiare il calcio in Italia soprattutto per i giovani, ma nessuno fa niente. Quando giocano i giovani si guarda solo al risultato. Cinque coppe in 5 anni son tante, ma la cosa che mi inorgoglisce di più è come lo abbiamo fatto. Abbiamo ridotto il gap con altri settori giovanili che hanno molte più risorse di noi. Contro l’Inter in finale di Supercoppa avevamo 6 toscani in squadra".

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