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Il tecnico Marco Baroni
Il tecnico Marco Baroni

Tra i protagonisti della cavalcata della Fiorentina in Coppa Uefa nel 1990, conclusasi con una bruciante e discussa sconfitta contro la Juventus in finale, l’ex terzino gigliato Giuseppe Volpecina ha parlato al Brivido Sportivo di varie tematiche dell’attualità a tinte viola.

‘Abbiamo perso con la Juventus e tutti sanno perchè. Spero la squadra di Italiano porti a Firenze una gioia attesa e meritata’

“Sarebbe fantastico se la Fiorentina vincesse la Conference League e vendicasse la nostra sconfitta del 1990. Giocammo una Coppa Uefa straordinaria, che all’epoca valeva la Champions League di oggi. Superammo squadroni come l’Atletico Madrid, il Werder Brema, la Dinamo Kiev…poi fummo sconfitti in finale, ma tutti sanno perchè. Fui squalificato per un diverbio con Schillaci e mi fecero scontare 6 giornate in campionato, una cosa assurda. Come assurdo fu mandarci a giocare il ritorno ad Avellino, feudo bianconero, quando potevamo farlo per esempio a Napoli. I torti subiti all’andata, infine, parlano da soli. Da tempo aspettiamo una rivincita europea e spero che la squadra di Italiano porti a Firenze una gioia tanto attesa quanto meritata”.

‘L’ideale per la panchina viola? Marco Baroni, ecco perchè’

“Ad Atene la Fiorentina dovrà evitare errori banali che spesso la penalizzano in partite magnifiche. Come accadde lo scorso anno col West Ham. Si deve attaccare ma sempre con criterio, senza lasciare praterie dietro le spalle, soprattutto negli spesso decisivi minuti finali. Sono ottimista, penso che la Fiorentina sia più forte dei greci, e una volta tanto spero la fortuna premi la squadra viola. Italiano al Napoli? Lo vedrei bene, ma in azzurro dovrebbe dare più equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Napoli è una piazza con grandi ambizioni. Porterebbe entusiasmo grazie al bel gioco. Per la Fiorentina si parla di giovani come Palladino e Aquilani, ma io vedrei bene Baroni, che sta facendo bene da anni ed è pure fiorentino. Sarebbe l’ideale”.

‘Non capisco le critiche a Biraghi, Parisi di valore e Kayode…’

“Conosco bene Parisi e so che farà vedere il suo valore. Quest’anno gli è girato tutto storto, ma vedrete che si tratta di un ottimo giocatore. Non capisco le tante critiche a Biraghi che è un terzino di alto livello. A destra c’è poi Kayode che ha davvero margini enormi di crescita. Per non parlare di Dodô che sa fare bene entrambe le fasi. Forse è un po’ troppo brasiliano e a volte si distrae, ma è davvero forte”.

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